12/09/2019

RENE’ LEGATI: “Io appiedato per 20 giornate nel Campionato Europeo per una frustata a una MIA CAVALLA, e non ascoltato dal Presidente di Giuria”

di admin

di Mario “Amario” Alderici – Ricevo, e con grande piacere pubblico, perchè ho pensato le stesse cose che Renè descrive in lettera, la lettera di Renè Legati sul suo appiedamento per 20 giornate nel Campionato Europeo. Riepilogando quanto successo in corsa mi permetto di fare una premessa a quanto scritto da Renè: sulla seconda curva è in terza ruota Ua Huka, Legati prova a scavalcare il gruppo ma la cavalla non è reattiva nonostante il rallentamento della testa e, per farle capire che è un momento topico per le sue chance e per non intralciare le chance degli altri (Ua Huka si era imbambolata in terza ruota senza andare nè avanti nè indietro, rischiando di compromettere anche le chance di chi al suo interno voleva legittimamente giocarsela), le dà una frustata, la manovra di scavalcare il gruppo non riesce, Ua Huka resta suo malgrado in terza ruota e al passaggio (200 metri dopo la famigerata frustata) Renè rispetta la cavalla fermandola e risparmiandole una fatica inutile: vista la corsa per me bravo Renè, e invece per la Giuria no … C’è qualcosa da rivedere in questo regolamento sulla frusta e sulla robotizzazione delle giurie.

“Gentile Amario e Gentile Redazione di Vendopuledri,

sono a scriverVi per sottolineare quanto successo nella seconda prova del Campionato Europeo dove ero al via col il numero 12 con Ua Huka. Dopo circa 400 metri mentre ero in terza ruota usavo per una volta la frusta per correggere l’azione della cavalla. A fine corsa convocato in sala commissari scoprivo di essere stato appiedato per questo fatto dal Presidente di Giuria Graziani per 20 giornate, 5 per l’uso della frusta, non consentito dal regolamento prima dei 500 finali + 5 perché ero in recidiva, con la sanzione che raddoppiava in quanto Gran Premio. Provavo senza riuscirci a spiegare la motivazione dell’accaduto al Presidente ma senza nemmeno un minimo ascolto da parte sua, mi rimaneva solo tanta rabbia e delusione per una punizione che ritengo ingiusta. Senza entrare nel merito della fiscalità della decisione, trovo la norma sbagliata, nella forma e per quanto ne consegue a livello sanzionatorio. Può succedere in ogni momento in corsa di trovarsi in difficoltà e l’uso della frusta può essere necessario in ogni momento per aiutare il cavallo e soprattutto per non creare disagi ad altri concorrenti. Da parte mia ho sempre trattato i cavalli che guido, quasi tutti di mia proprietà, con estremo rispetto ed anche ieri proprio con Ua Huka dopo 700 metri le ho evitato uno sforzo inutile ritirandola. Non mi va di essere trattato come uno scorretto e trovo sproporzionato dover rinunciare per 20 giorni a svolgere il mio lavoro che è soprattutto una grande passione. A mio modesto parere il nuovo regolamento sull’uso della frusta deve essere cambiato e migliorato, come anche le sanzioni che trovo esasperatamente punitive, più che in qualsiasi altro Paese. Ed infine spero in futuro di poter avere la possibilità di spiegare a chi giudica il perché di un comportamento in corsa, perché penso che confrontarsi esprimendo in maniera educata il proprio punto di vista sia sempre utile per tutti. Meno, invece , applicare in maniera robotica ogni riga del regolamento…
Cordiali saluti,
Renè Legati”