21/09/2019

Lady driver del passato, MARIA BORGO racconta la sua storia a Cristina Piagneri

di admin

di Cristina Piagneri – Maria Assunta Borgo è un’ex lady driver che ha abbandonato l’attività dopo la morte del compagno di vita (anche lui driver) Mauro Batacchi. Maria, raccontaci la tua storia.

“Sono nata a Gallarate in provincia di Varese il 14/08/1950 e attualmente risiedo a Barberino di Mugello. Le mie passioni sono sempre state l’arte, i cavalli e le moto. Ho potuto sviluppare prima l’arte come pittrice e, successivamente, come docente di Discipline Pittoriche e Anatomia Artistica nei Licei Artistici di Verona, Firenze ed Empoli. Con i primi guadagni ho iniziato ad andare a cavallo e, con la mia sorella gemella, abbiamo comprato il nostro primo cavallo da sella che è stato con noi 35 anni, fino al decesso.

Mentre ero ad insegnare al Liceo Artistico di Verona, nella settimana della fiera dei cavalli, ho approfondito la conoscenza di Mauro Batacchi, proprietario del negozio “Sella e Sulki”; siamo subito entrati in sintonia, visto l’interesse, la passione e l’amore che entrambi avevamo per i cavalli. Ho conosciuto il mondo del trotto grazie a Mauro e all’Ippodromo di Palermo sono salita per la prima volta su un “ghig” su un cavallo da trotto, Barbagallo. Ne sono rimasta molto entusiasmata e abbiamo perciò deciso di comprarlo e portarlo a Firenze. E’ così cominciata la mia avventura col mondo del trotto che mi ha affascinato e, ancora oggi, la mia vita è dedicata quasi esclusivamente ai cavalli. La mia prima e vera corsa è stata nel 1982 in una pista privata a Martignana di Empoli e sono arrivata prima col vecchio Barbagallo, una gioia grandissima! Abbiamo creato la Scuderia BOBA (BorgoBatacchi) e preso il patentino di Gentleman con esame a Bologna; la prima corsa ufficiale l’ho fatta con Kebir, il mio cavallo di 10 anni, vestito e preparato solo da me, che soddisfazione! Siamo arrivati secondi. Bellissima ed emozionante è stata la prima corsa con i nastri, con Elfomon, a Follonica. Riguardo al cavallo del cuore, sono indecisa fra Luciano di Como o Fire di Samo, due soggetti caratteriali con cui ho stabilito una grande sintonia. Accudire, curare, allevare, allenare, preparare, far prove e portare il cavallo in corsa sono state la cosa più bella ed importante della mia vita. Per la malattia di Mauro, con grande rimpianto, ho lasciato le corse e mi sono dedicata all’allevamento; ho avuto grandi soddisfazioni da Inno di Boba, Re di Boba, Eracle di Boba, Elfomon di Boba, ecc. Oggi vivo con tre cavalle, nate da me, ex trottatrici, fattrici ed ora pensionate in paddock, due di 20 anni e una di 24.”