24/09/2019

MILENA PAOLINI, la forza di credere nei sogni, l’intervista di Cristina Piagneri

di admin

di Cristina Piagneri – La popolare giornalista ippica Milena Paolini è nata a Pistoia ma vive da parecchi anni a La Spezia. Nonostante questo si sente profondamente legata alla città natale, tanto che ha deciso di chiamare il grande amore della sua vita, il figlio Jacopo, come il patrono della sua città al quale viene dedicato, il 25 luglio, la “Giostra dell’Orso”, una rievocazione storica dell’antico palio dei Berberi. Il suo attaccamento verso il mondo animale e la sua decisione di continuare a dedicare la propria vita a questo settore ha radici molto profonde in quanto proviene da una famiglia prettamente ippica. Mentre la nonna paterna gestiva una locanda a Pistoia, il marito divenne un pioniere della vecchia ippica, trasportando in treno i cavalli nel Triveneto e nel Friuli e visse per molto tempo a Trieste. Egli tramandò la sua passione ai propri figli: Giancarlo, considerevole professionista ippico e Vittorio, padre di Milena, gentleman di successo e presidente dei proprietari toscani. Nata, vissuta e cresciuta in questo ambiente sviluppa ben presto un forte legame con i cavalli, solo durante il periodo adolescenziale fuoriesce una certa gelosia verso di loro a causa della continua lontanza del padre per le corse fino a crearsi quasi un odio verso quel lavoro che allontanava la presenza fisica paterna da lei. Superata questa fase, l’amore verso questi animali, il contatto costante con loro, prevale nettamente sul resto e si percepisce una sincera emozione quando ci parla della sua cavalla preferita: ”Si chiamava Oceanic Fal, era una saura, apparteneva all’allevamento paterno. Fu la prima cavalla di cui mi sono innamorata ed è tuttora la mia preferita perché resta nel cuore”. Fal era il marchio che contraddistingueva l’allevamento di famiglia; questa sigla nacque perchè erano le prime tre lettere di Falena Mas, madre di Oceanic, prima cavalla messa in razza.

Per mantenere gli studi all’Università comincia, nel periodo estivo, a lavorare come addetta al totalizzatore presso l’Ippodromo Sesana di Montecatini. Nel 2010 la sua prima corsa partecipando al “Campionato Giornalisti – Universitari” e nel 2011, a Follonica, la sua prima vittoria con Mission Impossible, penultimo cavallo del campo, e di cui ricorda l’emozione indescrivibile, le pareva letteralmente di volare. In seguito, grazie ad un amico che dirigeva una rivista, inizia a scrivere e raccontare storie di cavalli e personaggi ippici. Le prime interviste furono a Firenze per i pronostici dal campo, poi inizia la collaborazione con Teleippica che le permette di lavorare vivendo delle sue passioni, la scrittura ed i cavalli. L’allevamento è il settore dell’ippica che decisamente predilige; per anni, ha continuato ad allevare cavalli a La Spezia portando con se tre fattici ma solo fino alla spaventosa alluvione che colpì la zona nell’ottobre 2011 in cui gli animali  si ferirono però, fortunatamente, riuscirono a salvarsi. Attualmente non vive più l’ippica direttamente, ma il suo lavoro di giornalista le permette ugualmente di essere sempre a contatto con cavalli e corse. Una delle più importanti gratificazioni in ambito lavorativo l’ha avuta quest’anno quando è stata felicemente accolta la sua proposta per la trasmissione “Gentleman che passione!”, dedicata al padre, per lei un modo per sentirlo più vicino. Ha un grande sogno nel cassetto: ”Il mio sogno è un giorno pubblicare il libro che ho scritto "ADESSO", che è stata la mia terapia per rialzarmi da un periodo molto brutto e travagliato della mia vita. Un inno alla vita, per dare speranza a chi come me l’aveva persa! E' un libro autobiografico dove sono facilmente riconoscibili i personaggi e la storia, ma che ho volutamente ambientato nel mondo del ciclismo anzichè in quello ippico. Gli errori li facciamo tutti, ammetterli e ricominciare invece non è da tutti. La scrittura puo' risultare una grande amica e mi auguro possa essere di ispirazione per chi si trova ad affrontare da solo il buio e non sa a cosa aggrapparsi”.