17/11/2019

Donne ippiche, la giornalista BARBARA SCARPETTINI ci racconta la sua storia

di admin

di Mario “Amario” Alderici – La brava, bella e sensuale conduttrice fiorentina Barbara Scarpettini, prima di intraprendere la carriera da giornalista, è stata un’atleta di salto in lungo, ma dovette ben presto smettere dopo aver subito un brutto infortunio al tendine d’Achille. Fa il suo esordio in Tv nel 1994, presso il canale Rete 37, dove ha condotto una trasmissione interamente dedicata ai Mondiali di Calcio negli Stati Uniti. Ha poi lavorato a Canale 10 conducendo trasmissioni come “Sportando“, “Sport a 360°” e il “Thè delle Cinque“. Dopo pochi anni passa alla piattaforma Stream, sul canale Gioco Calcio, come inviata da bordo campo per le partite di Serie A e Serie B e a livello internazionale seguendo i club più importanti in Champions League e Europa League. Nel 2007 passa all’emittente Rtv 38, conducendo la trasmissione “Zona 38“, trasmissione interamente dedicata alla Fiorentina, sempre come inviata da bordo campo. Da tempo lavora per Unire Sat. Negli anni del suo approccio al mondo delle corse in sulky, ha dovuto fare i conti con una bruttissima malattia (il cancro) che le ha dato ispirazione per il suo libro “Il traguardo nel cuore, due minuti che valgono una vita”.  

Barbara, raccontaci la tua storia. “Il cavallo è sempre stato uno dei miei animali preferiti. Il cavallo di Zorro, quello di Pippicalzelunghe e il magnifico cavallo bianco che corre sulla spiaggia un'immagine che ho stampato nella mente da sempre. Ma a parte le fantasie il mio approccio con i cavalli è avvenuto una diecina di anni fa. Dopo esperienze calcistiche a livello giornalistico l’azienda per la quale lavoravo televisivamente parlando mi chiese di cominciare a promuovere le scommesse ippiche attraverso una trasmissione che si chiamava, e si chiama tutt'ora, Zona Quote. E mi sono così data all’ippica con grande entusiasmo. Mi sono proiettata verso un mondo tanto affascinante quanto chiuso dove tutti si conoscono. Mi cominciarono ad invitare nel 2010 al campionato amatoriale delle stelle ma in quel periodo soffrivo di attacchi di panico ed andare a 40 km orari su un cavallo di vari quintali mi faceva tanta paura. Invece, dopo una breve esperienza da Barbara Renzulli, fui invitata da Lucio Colletti al centro Mori per iniziare ad allenarmi. Cominciai a lavorare Mercury Dany, un figlio di Varenne che divenne il mio cavallo del cuore, e' morto nel 2014 lasciandomi una grande tristezza. Debuttai nel 2012 al Sesana con un buon secondo posto e in quell’ anno ebbi l’onore di correre alla scala del trotto, il mitico ippodromo di San Siro poco dopo dismesso. Dopo un periodo di pausa causa malattia pensai di ritornare in sulky perché il cavallo mi era stato terapeutico, gli attacchi di panico erano spariti. Mi invito' la famiglia Baldi (“Pasta” Alessandro, Edo e Frullino Stefano) a allenarmi da loro ed io lo feci con tanto entusiasmo. Partecipai nel 2014 alla finale del Campionato delle Stelle a Montegiorgio, 2 batterie più finale, che vinsi tra le mie lacrime e l’incredulità del pubblico. Per raccontare in tv l’ippica devi essere salito almeno una volta in sulky, le emozioni vanno vissute in prima persona per poi trasmetterle agli altri. Sono salita in sediolo altre 4 – 5 volte partecipando al Campionato giornalistico universitari ma all’ultima corsa nel 2015 con Mazinga Fez a Trieste caddi nel pistino sabbioso perché non riuscivo più a tenere le redini di quel cavallo bianco potente e mi buttai di sotto. Gamba destra rotta in 3 parti ma non rinnego nulla di quello che ho fatto perché i cavalli per me sono stati un dono di Dio.