15/12/2019

Lady Driver del passato, ARIANNA LIZZI

di admin

di Mario “Amario” Alderici – Il 17 marzo 1960 Ermanno Lizzi correva a Napoli accompagnato come al solito dalla moglie Danika, Dana per tutti, al nono mese di gravidanza. A metà strada di ritorno Dana capì che Roma era troppo lontana per partorire e decise che l’ospedale di Formia poteva andare bene per ritornare a casa in tre; dal giorno dopo Ermanno e Dana ricominciarono a girare per gli ippodromi con Arianna nella culla. Scuola fino alla maturità scientifica, discreta carriera da giocatrice di pallavolo alternata sempre alla vita di scuderia. Dopo la maturità l’iscrizione all’Università nella facoltà di Psicologia ma, visto che Freud non aveva quattro zampe e non trottava, il ripiegamento verso i cavalli fu velocissimo. Corso allievi e prima vittoria in corsa con Despues, da lì tante corse vinte, ma la vera passione era quella di lavorare in scuderia la mattina. Per Arianna, come per tante persone che lavorano in una scuderia, più che di lavoro si poteva parlare di passione pura. A Tor di Valle nessuno dimenticherà mai quando nei pomeriggi non di corse degli anni 80, passeggiava Gator Bowl seguita dai due suoi cani fino alla mensa dove comprava un ghiacciolo alla menta per il cavallo, campione internazionale dell’epoca, e un gelato per lei che dopo la metà dava ai due cani; il quartetto era folkloristico e rendeva perfettamente l’idea della sua concezione di scuderia. Il problema vero era la gestione dei tempi di lavoro; poteva, quando lavorava vicino al suo cavallo del cuore Bello di Alba, trascorrere anche tutta la mattina tra i sorrisi un po' ironici degli artieri che nel frattempo di cavalli ne avevano accuditi quattro, sicuramente però senza l’istinto materno che differenza il lavoro tra donne e uomini nel lavoro quotidiano di scuderia.

Dopo la morte del padre, avvenuta nel 1990, Arianna gestisce scuderia con routiner ottenendo buoni risultati. Chiude scuderia e smette di correre nel 1996 perché incinta di due gemelli ippici più che mai visto il padre/marito Riccardo Mazzarini. Nel frattempo la famiglia si trasferisce prima a Bologna e poi a Cesenatico e appena i gemelli, Alberto e Federico, hanno l’età per andare a scuola ricomincia a lavorare in scuderia con il marito Riccardo ma senza mai correre. Dal 2012 la famiglia decide di chiudere scuderia e dedicarsi ad altro, spesso Arianna dice di non sentire la mancanza degli ippodromi perché troppo cambiati, ma in fondo i cavalli sono gli stessi, i cani pure e le mense negli ippodromi continuano a vendere ghiaccioli alla menta. Chissà …