03/01/2020

Lady Driver del passato, l’intervista di Amario a PAOLA MASINI

di admin

di Mario “Amario” Alderici – Lady driver toscana assente dalle piste dal 2013 Paola Masini. Paola, una carriera fatta con passione ma breve, hai iniziato a correre tardi e smesso presto. 
Sì, la patente l’ho presa piuttosto tardi, nel 2004 a 45 anni”.
Come sei entrata in questo mondo?
Monto a sella da sempre, mio marito (appassionato di attacchi) allenava in casa cavalli da rimettere o puledri da tentare di far correre e così cominciai ad aiutarlo a livello amatoriale, ci chiamavano 'la ditta" perché lui allenava e ferrava, io che sono ippiatra curavo e aiutavo nella preparazione”.
Il tuo cavallo del cuore?
Fede degli Ulivi, solo piazzamenti ma tante soddisfazioni, intesa perfetta, cavalla duttile e maneggevole”.
Il tuo esordio con Fede però mi sembra di ricordare che non fu il massimo …
Già, l’avevo appena comprata consigliata da molti per la duttilità e la facilità di guida: vengo data partente col 6 tanto per provare la cavalla, accanto a me col 5 il presidente dei Gd Cesare Meli: poco prima dello stacco penso che dovrò "buttarmi" appena possibile a sinistra per guadagnare posizione alla corda, la cavalla, telepatica, mi sente e si schiaccia sul Meli che rimane sdraiato sul sediolo dondolando, incerto se cadere o no; attimi di panico e penso che la mia carriera di Gd appena iniziata è già finita. Lui si riprende, richiamano la partenza e me la cavo con un appiedamento e molte scuse al signor Meli naturalmente”.
Una soddisfazione che ricordi?
Criterium Maremmano a Follonica, corre Mival Tondi di un caro amico piccolo allevatore e proprietario (Renato Becattini); mi viene in mente di preparare con le figlie (piccole allora) uno striscione confezionato con un lenzuolo bianco e su scritto "FORZA MIVAL!" a caratteri cubitali con la bomboletta spray; sarà stato il tifo o la buona sorte, la cavalla vince e lo striscione finisce in tv su "striscia lo striscione"con Militello”.
La tua bimba Elisa anche lei appassionata di cavalli, la ricordo con voi all’ippodromo.
Già, le piaceva l’ambiente, ricordo un giorno io e mio marito nel box a preparare il cavallo per far prove, mi accorgo che la figlia (7 – 8 anni allora) è sparita, dico ad alta voce "Elisa dove sarà che non si vede? "Ci sentiamo rispondere da qualche box più in là: è al bar che gioca a scopa con Arcangelo, e vince pure, e bara anche…

Il tuo ippodromo preferito?
Montecatini dei tempi d'oro, tutta la mia famiglia passava buona parte dell'anno in quel complesso fra personaggi tipici e scenette folkloristiche indimenticabili; non scorderò mai la sensazione di sgambare la sera di ferragosto davanti a tanta folla”.
Il debutto e la prima corsa vinta?
Debutto a Follonica con Cialda Croccante (quinta); a gennaio 2005 con Zelbio Op la grande, immensa soddisfazione del mio primo successo! La soddisfazione è stata doppia, in quanto ricordo bene i risolini e le battute quando frequentavo il corso gentleman per poter dare l'esame, gli scuotimenti di capo perché all'inizio delle prove pratiche avevo un cavallo che tirava tanto e non riuscivo a gestirlo; poi, grazie al consiglio di Stefano Ciappi, comprai Zelbio Op e mi sembrò di rinascere: lui girava con i nastri come una trottola, partiva in prima fila come un razzo, vedeva lo spazio libero e s'infilava veloce guadagnando la corda! Fatto sta che sono stata la prima del mio corso (anche dei maschi che ridacchiavano tanto) ad arrivare prima, quel pomeriggio ho fatto guadagnare un sacco di soldi ai coraggiosi che mi hanno giocato vincente; Zelbio si appostò dietro al favorito Better Brown schizzando fuori come un razzo agli ultimi 200 metri e stampando un esterefatto Sandro Gori ormai certo della propria vittoria”.
Come mai hai interrotto l’attività?
Nel 2013 abbiamo dovuto chiudere la scuderia Ublina; la guardia di finanza venne a casa mia come se fossi stata una criminale per accertamenti sul numero dei cavalli sul redditometro e dopo un patteggiamento per 30.000 euro (!) senza peraltro aver fatto nessun illecito, solo perché secondo loro la mia attività amatoriale era incongrua con la denuncia dei redditi, ho terminato questa bella avventura”.
Ma tu e la tua famiglia non avete perso la passione spero.
Io e le figlie montiamo tutt'ora a sella, il marito purtroppo è improvvisamente mancato quest'anno, lasciandoci un patrimonio di carrozze antiche e calessi (in vendita se interessassero a qualcuno)”.