03/02/2020

Lad del trotto, l’intervista di Amario a PIIA HEIKKINEN

di admin

di Mario “Amario” Alderici – Non passa inosservata in pista la bella lad bionda scandinava Piia Heikkinen. Piia, da dove ha inizio la tua storia ippica?
Ho iniziato da piccola con la scuola di equitazione e da adolescente in Finlandia lavoravo in una piccola scuderia di trotto al weekend, mentre nei giorni feriali scappavo da scuola per andare in scuderia. All’età di 18 anni nel gennaio 2002 sono venuta in Italia: mia sorella ha visto un annuncio nel quale Anne Ehlert cercava artieri, le ho scritto e son venuta da Ehlert e qui sono rimasta fino ad oggi”.
Soddisfatta della decisione?
Decisamente: ho avuto la fortuna di avere molti cavalli buoni e l'opportunità di viaggiare in tutto il mondo; ovviamente devo ringraziare la famiglia Ehlert che mi ha insegnato tanto”.

Il tuo cavallo del cuore?
Difficile scegliere perché ne ho avuti e ne ho tanti: da Balduin Gius a Versiliese D’Apua, poi il primo campione Allison Hollow, Echo dei Veltri con cui Ehlert vinse il primo Derby, Iglesias, Algiers Hall, Nesta Effe con cui ho girato tutta la Scandinavia, Vertigo Spin, Troja d’Asolo, Pantera del Pino, Pascia Lest e Rania Lest”.
Hai avuto la possibilità di fare la lad nelle corse più importanti, emozionata? 
Sì, perchè sono timida. Le corse più importanti, oltre al Derby, sono quelle di Allison Hollow che corse contro Varenne, il Campionato Europeo, l’Elitloppet, i gran premi vinti in Scandinavia da Nesta Effe e Pascià Lest. Un’altra grande emozione è stata andare a prendere Algiers Hall negli Stati Uniti. Poi straordinario partecipare a 3 Prix d’Amerique con tre diversi cavalli”.
Un giorno riuscirai a vincerlo.
Sarebbe il mio più grande sogno, in ogni caso i gran premi vinti sono tanti ma io sono sempre contenta anche quando si vince una corsa normale”.