22/12/2019

BATMAN l’australiano

di admin

di Filippo Lago – Ci sono corse che negli anni subiscono ridimensionamenti in termini economici e di importanza tecnica, ma rimangono validi pilastri sui quali valutare in chiave futura la carriera agonistica di un giovane puledro. È il caso ad esempio del Premio Australia, un tempo gran premio di indiscussa levatura tecnica che ha consacrato la competitività agonistica di cavalli capaci di scrivere pagine di storia del trotto italiano (Atod Mo, Atollo, Sperlak, Blim) solo per citarne alcuni. Nonostante la corsa da un po' di tempo sia declassata a condizionata per puledri di due anni destinati ad un futuro promettente, non perde comunque di offrire uno spunto tecnico meritevole di nota. Se lo scorso anno il Premio Australia fu vinto da Antony Leone, poi consacratosi ai vertici della generazione 2016, quest'anno il vincitore (a sorpresa) è stato Batman. Il figlio di Napoleon e Ok Mary, fece il suo esordio il 4 settembre di quest'anno dove si piazzò al quarto posto in 1.19.3. Seguirono altri due piazzamenti marginali che non destarono particolare interesse verso gli addetti ai lavori. Qualche problemino caratteriale e l'inesperienza agonistica che inevitabilmente va concessa ad un giovane puledro, spensero per un breve periodo le aspettative di coloro che in Batman avevano sempre creduto. Ma come ogni bravo professionista che si rispetti, Davide Di Stefano allenatore ed interprete del portacolori della scuderia Brown si prese il tempo necessario per trovare la soluzione ai problemi caratteriali che non consentivano al figlio di Napoleon di esprimersi secondo le sue possibilità.

È il 4 dicembre, Batman in coppia con il fido Davide Di Stefano ritorna sulla pista di casa, l'ippodromo delle Capannelle di Roma. Ha il numero otto. Nemmeno la stampa tecnica lo considera. Per tutti è un outsider. Si avvia sollecito dalla seconda fila, segue l'andatura rimanendo alla corda, sembra una presa di contatto con alcuni accorgimenti tecnici apportati dal suo allenatore. Invece ai 500 metri conclusivi Batman trova la destra libera, recupera a grandi falcate il battistrada e lo avvicina ma non riesce a sopravanzarlo. Batman termina secondo. Finalmente il cavallo sembra ritrovato. È il 21 dicembre, la pista delle Capannelle di Roma è bagnata, il terreno è pesante. Gli avversari non mancano ma soprattutto, quanto fatto vedere da Batman fino ad ora sembra non bastare per essere competitivo in una corsa obiettivamente difficile. Allo stacco della macchina Barbacarlo assume il comando sul favorito Buenoss mentre Batman partito bene dalla seconda fila sul finire della prima curva abbandona lo steccato per prendere la seconda pariglia in scia a Bipolare. Nulla muta, i 600 iniziali se ne vanno in 46.3, il primo giro in 1.16.7 mentre sul calo di Buenoss, Batman ne approfitta per agganciare la coppia di testa formata da Barbacarlo e Bipolare. All'ingresso della retta d'arrivo con un repentino cambio di marcia, Batman esce allo scoperto per avere la meglio su Birbo Dorial e Bipolare. Interessante la media al chilometro fatta registrare dal vincitore: 1.16.7 con percorso interamente per vie esterne e terreno pesante. Un successo frutto del lavoro di un team capitanato da Davide Di Stefano, capace di trovare i giusti accorgimenti ad un carattere non facile come quello di Batman. Un successo meritato per i signori Eva e Cesare, proprietari del cavallo, capaci di investire con passione anche in un momento difficile come quello che sta attraversando l'ippica italiana. Un successo insperato per gli allevatori di Batman che fin dalla nascita l'hanno ribatezzato “spirito libero” per un'autonomia che lo caratterizzava già nei primi giorni di vita, quando incurante di ciò che lo circondava, nel tragitto che divideva il box dal paddock, anziché seguire la madre, Batman correva avanti e indietro per l'allevamento e li erano guai…l'unica soluzione era inseguirlo nel tentativo di fermarlo, frenando a fatica gli ardori della madre.