15/09/2013

Una lettera di Mazzucato per dirci che ci hanno “Rasi al suolo”

di admin

Prodotti presentati 161, prodotti ritirati 93, prodotti acquistati 68, volume vendite 367.500 € (media 5.404 €): "rasi al suolo" è la tragica frase che sorge spontanea al termine della giornata più tragica vissuta dall'allevamento italiano del trotto dal suo sorgere ai giorni nostri.
È stata una incredibile parata di puledri venduti a qualcosa, venduti a niente,invenduti, ricomperati… È stato uno strazio al quale cercavano in ogni modo e maniera, con le unghie e con i denti e con le corde vocali ormai usurate di porvi rimedio i Moscuzza, i Cervone, i Muccichini. Cavalli da corsa venduti al prezzo di una capra. Cavalli da corsa invenduti e al ritorno ai box attesi discretamente da gente che offriva a allevatori distrutti 500/750 euro, manco fossero asini. Chi avrà ancora il coraggio di coprire?
Si annunciano orde straniere in rapida discesa alle prossime aste ITS. Il messaggio «venite…venite…qui sono morti…si compra il meglio del meglio con niente» è stato lanciato.
Le aste o non si facevano o si potevano anzi si dovevano spostare avanti di due mesi, perché qualche soldo comincia ad arrivare e arriverà, come da decreto Mipaaf firmato e comunicato.
Ma ieri la gente l’altro ieri ed ieri la gente non aveva nemmeno i soldi per il viaggio a Milano, altro che per comprare. Saremo stati in 200, addetti compresi.
Si fossero evitate le aste non si sarebbe fatto sapere urbi et orbi che eravamo morti e che ci si compra con un tozzo di pane, anzi di polenta.

 

Roberto Mazzuccato


Caro Roberto,
è certo che tu abbia ragione. Non ritengo però negativo che gli stranieri vengano a ITS perché da noi i cavalli costano niente, se sono buoni ovvio che li comprano e magari qualcosa ci resterà. È invece pazzesco che quando vinceranno nel Nord Europa l'allevatore non avrà premi, mentre lo si premia se vince a Vendere ad Albenga.

Però nonostante quello che è successo a Settimo – e che ben ci aspettavamo – non credo che tutto sia finito. Altrimenti non mi spiego – come scrivevo ieri- i dati super di visualizzazione dei video dei puledri. Significa che la gente non molla. È una resistenza eroica, certo, ma che proprio per questo ci può far sperare. Ovvio che le scuderie da corsa non comprino alle aste come all'amichevole: è perché non hanno soldi e anche chi li ha – perché conta su altre entrate come dovrebbe essere per ogni proprietario ippico vero – non li spende perché nauseato. Ma ora i provvedimenti per tornare a pagare ci sono e la miseria e la nausea potranno essere alleviate. Per questo penso che il prossimo anno troveremo un nuovo equilibrio. I soldi saranno pochi ma, se non sprecati, saranno sufficienti a fare per un'ippica più piccola ma più dignitosa (quella dei miei e forse nostri sogni). Abbiamo le professionalità e i cavalli per riuscirci.

Ultima cosa: siccome quello che è successo fin qui è indice di malgoverno – interno ed esterno al settore – sembrerebbe anche plausibile che chi ha malgovernato in questi anni sarà mandato a casa, da dove potrà recriminare e scrivere le sue memorie senza più nuocere. Ma in questo l'Italia – ippica e non – non è un paese normale, quindi non è detto si diventi veramente più dignitosi. 

A. F.