26/02/2020

Paolo Santulli, Lettera aperta agli Allevatori in vista delle elezioni dell’Anact. Una squadra compatta per rinnovare il settore:E’ in gioco il futuro

di admin

Da molto tempo un vasto gruppo di allevatori chiede una svolta nello stile e nello spirito di servizio che la nostra associazione dovrebbe esprimere.

Ho fatto del mio meglio, durante le attività del Consiglio uscente, per affermare dei valori etici e comportamentali che purtroppo non sono stati minimamente compresi ne, tantomeno, seguiti, fino a costringermi a dover esprimere il mio sdegnoso dissenso, sfociato nelle dimissioni, assieme a diversi altri autorevoli membri del Consiglio.

Trovavamo inaccettabile che il Governo dell’associazione di categoria gestisse in modo miope, navigando a vista, in un mare di irregolarità.

 In questi giorni, ho avuto modo di cogliere lo slancio, serio e autorevole, del Notaio Ubaldo La Porta, che coadiuvato da un nutrito gruppo di Allevatori, tra i quali Enrico Tuci,  ha deciso di costruire una squadra per rilanciare il Settore e l’IPPICA.

Non più un uomo solo al comando, nessun padrone con la sindrome del Marchese del Grillo.

Bensì una squadra, con un programma preciso, per dare una svolta e portare l’Anact verso un modo di operare più aperto e trasparente.

Finalmente un’associazione a servizio degli allevatori che sappia  rilanciare sul mercato, anche internazionale, il valore del puledro trottatore italiano, per quello che ampiamente merita.

Le aziende italiane hanno bisogno di essere sostenute nella loro attività  grazie alle risorse messe a disposizione, e meritano un serio programma pluriennale di investimenti ed un forte aiuto nel ricevimento delle risorse a loro spettanti.

Siamo in crisi, lo stiamo dicendo da anni, e purtroppo i numeri confermano in modo incontrovertibile la tendenza.

Ora più che mai bisogna “stringersi”, mettersi insieme, per creare una FORZA, autorevole, credibile, e rappresentativa, che sappia dare peso ad un settore produttivo, qual è il nostro, che non può continuare ad essere ignorato e bistrattato dalla Politica.

Tra le evidenze progettuali, tra le prime, c’è la questione dei pagamenti.

Non si può continuare ad assistere, passivamente a certi ritardi.

Se siamo arrivati a questo punto la colpa e di chi non ci ha saputo rappresentare e che probabilmente si è accontentato di  privilegiare i problemi particolari, “privati” , rispetto ai problemi generali, oggettivi del settore.

Sono queste le logiche che ci hanno logorato e che, se vogliamo tentare una ripresa, bisogna spazzare via, insieme a quelli che le hanno rappresentate.

Per questo, senza indugi, mi sono messo a disposizione del Dott. La Porta, accettando di candidarmi come Vice Presidente, per offrire l’esperienza maturata in questi anni.

Certamente ho ben chiaro, grazie agli eventi cui, mio malgrado, ho dovuto assistere, a ciò che non deve essere l’Anact.

Assieme a tutti voi, in modo democratico e partecipato, possiamo, invertendo le tendenze, edificare  a una nuova Associazione, che in modo onesto e competente, sia veramente al servizio dell’allevamento italiano.

 

                                                                                                                                                        Paolo Santulli