07/03/2014

Gioco – 47% in 2 mesi. Colpa delle Corse Virtuali? Non scherziamo.

di admin

Tra le massime stupidaggini dette negli ultimi tempi c’è quella che imputa alle Corse Virtuali la perdita di fatturato gioco dell’ippica, negli ultimi due mesi siamo a – 47% allo stesso periodo dello scorso anno. Le corse virtuali sono un giochino al computer che ti dà le prestazioni, tu fai la scommessa e la corsa parte sullo schermo. Il computer risolve il rebus delle prestazioni secondo un algoritmo suo e fa arrivare prima l’immagine di un cavallo anziché un'altra. Ora, l’ippica, quella vera, perché quella di certe prove è forse più finta delle corse virtuali, non ha niente a che fare con tutto questo. 

Non ci vuole una grande mente per capirlo. Si può dire che abbiamo avuto la colpa di non educare, vero. Ma forse il compito era davvero improbo.Infatti il preferire il giochino sen’anima alle corse vere è specchio dei tempi: anziché la competenza vera (ricordate Rischiatutto di Mike Bongiorno), oggi si preferisce l’ignoranza o al massimo la mediocrità (gli esempi televisivi si sprecano). Allora che centra chiedere un rimborso legato al fatturato delle corse virtuali, se ce lo danno bene (ma non ce lo danno), però onestamente va detto che non è dovuto. Usano la “nostra rete” di vendita? Non ci risulta che un supermercato dia soldi alla Barilla per ricompensarla d’aver introdotto anche un’altra marca di pasta. Che lo stato poi per fare cassetta punti a rimbecillire la gente con giochi idioti e asociali – perché in un bar puoi parlare di cavalli, un po’ meno di corse virtuali – è una tragedia ancora più grande di quella del nostro settore.