21/03/2014

Mipaaf agli ippodromi: taglio crediti arretrati 30% , pagamenti mah…

di admin
Brutte notizie per gli ippodromi e con loro per l’ippica tutta. Nella riunione di giovedì tra il Emilio Gatto, neo direttore del settore ippico del Mipaf (vedi la notizia della nomina), presente il dirigente Ruffo della Scaletta, e gli ippodromo si è prospettato un taglio del 30% del debito del ministero nei confronti delle società di corse. In tutto sarebbero circa 13 milioni in meno di entrate, già messe a bilancio dalle  Società.
Ovvio il rifiuto dei queste ultime che, per giunta non hanno ricevuto ragguagli sui tempi di pagamento. C’è altro, Gatto ha prospettato una riduzione anche dei 60/62 milioni che sembravano scontati nella proposta convenzione ponte tra ippodromi e Mipaaf (la convenzione in essere è da tempo soggetta a proroga). In questo caso si è parlato di sentore di una volontà politica in tal senso.
Per Guido Melzi, Federippodromi: «Così si rischia di far saltare tutto». Pierluigi d’Angelo, Agnano, oltre a denunciare un Mipaaf che ovviamente non sta ai patti chiede «che fine hanno fatto i famosi tre milioni destinati proprio all’attività di promozione e valorizzazione del comparto?».

Noi siamo perplessi sulla possibilità della nascente Lega Ippica di attrarre investitori privati in tre anni. Non riusciamo a vedere chi realmente possa costituirsi come un soggetto terzo in grado di finanziare il settore e non sarà facile nemmeno costruire una cordata in grado di garantire la pluralità del sistema. Le proferte di rappresentanza “universale” arrivate da Sandi, presidente Snai, (vedi la notizia relativa) sul piano della pluralità o della terzietà sono addirittura inquietanti. Ma d’altro canto, visto che ogni indizio dimostra che il pubblico vuole dismettere l’ippica, u’altra potrebbe addirittura e semplicemente non esserci.

Alessandro Ferrario