Nuovo Trotto di Milano alla Maura. Mille metri e piccola tribuna
Almeno inizialmente la nuova struttura non avrà un impianto di illuminazione per le corse in notturna; altro implicito problema per correre in inverno, aggiungiamo noi. Non è previsto un centro di allenamento: «Sarà un impianto esclusivamente per le corse, sicuramente dal profilo leggero, ma innovativo», ha più volte ripetuto Giorgio Sandi, che ha anche auspicato di «recuperare tutte le classiche del trotto milanese», oggi perlopiù andate a Torino (tra il pubblico era presente anche Guido Melzi, che di Vinovo è il presidente).
Il futuro meno prossimo? «Se funzionerà», ha risposto Sandi, «penseremo a ulteriori sviluppi, a partire dall’illuminazione, magari utilizzando l’impianto del vecchio San Siro». La vicesindaco Ada De Cesaris, presente assieme all’assessore allo sport Chaira Bistolfi, ha fatto un discorso di pragmatica «sull’importanza dell’ippica per Milano». Si è detta anche disposta a partecipare assimeme a Sandi (che ha mostrato una licenza da Gentleman Driver Onorario) a una corsa al trotto promozionale, «persino senza sella»… Ma sono gaffe perdonabili in queste occasioni, anzi fanno colore. Quel che conta è che la De Cesaris sembrava davvero soddisfatta di aver recuperato il trotto a Milano. Il resto lo si vedrà. Come si vedrà anche il futuro del vecchio San Siro, sul quale si è fatto un accenno per un possibile impiego come area pubblica di sport e verde, mentre la De Cesaris ha escluso l’apertura all’edilizia residenziale.
Si è parlato anche ci Varese (tra il pubblico Guido Borghi, persidente della Varesina), e del progetto trotto alle Bettole, che ovviamente tramonta. Anche se Sandi ha detto un mai dire mai, ma in pratica premettendo: se si tornasse all’età dell’oro. Il Mipaaf ? Si è limitato stare a guardare benevolo (per non dire disinterssato), sono finiti insomma i tempi delle sovvenzioni e per il nuovo progetto Milano non è previsto alcun finanziamento pubblico: saranno tutti soldi Snai.