16/06/2014

Nasce Ihra, a forte ascendente Snai, candidata a dirigere l’ippica futura

di admin
Oggi con un comunicato-progetto di dieci pagine si è auto presentata l’Ihra (Italian Horse Racing Association), nuova associazione che, a stare a quanto si legge nel documento, si candida come «naturale soggetto di gestione del comparto come definito nella Delega Fiscale». Che tradotto significa: ci proponiamo quale gruppo dirigente e legiferante della nuova ippica. Chi sono: in questo il comunicato è un po’ fumoso, ma comunque cita per soprattutto Snai e Trenno, quindi le due aziende guidate da Giorgio Sandi che già più volte si è detto desideroso di questa “discesa in campo”. Seguono e le associazioni storiche a partire da Anac  e Anact, con le corrispettive Unioni proprietari. Poi si citano il Comitato nazionale Galoppo e Federazione nazionale Trotto (per cui si ritorna anche alle sigle già citate), l’immancabile Sire, le Società di corse aderenti ad Associazioni e Federazioni, Società di Scommesse ippiche e Altre Categorie (e vengono fatti gli esempi di trasporti e mascalcia). I soldi chi ce li mette? Snai-Trenno, che dà la sede di Roma e quella di Milano, nell’ippodromo del Galoppo, e persino sei mesi di stipendio per l’eleggendo Segretario Generale.
Se Imprenditori ippici sa più di trotto, non c’è dubbio che la stesura di questo nuovo documento abbia più la mano del Galoppo. E di certo è un gruppo che propone di costruire il nuovo usando le strutture, se non del vecchio, perlomeno dell’attuale. Un male? No, se funziona. E funziona solo se si trova qualcuno che, nei tre anni di transizione previsti dalla istituenda Lega Ippica, ci mette i soldi, in pratica si compra l’Ippica, fermo restando il controllo esterno della mano pubblica. Finora di costui nemmeno l’ombra.