21/10/2014

Iva al 22% anche sui cavalli venduti fuori Ue, se restano in Italia

di admin

A risposta di molti quesiti sull’argomento rivoltici dagli allevatori, facciamo presente che secondo la normativa fiscale i cavalli venduti a soggetti extra Ue (ad esempio Norvegia, Serbia o Bosnia) non sono soggetti ad Iva al 22 per cento solo se lasciano fisicamente l’Italia entro 90 giorni dall’acquisto. Diversamente devono essere assoggettati ad Iva. L’acquirente che abbia comprato un cavallo pagando l’Iva e successivamente, ma non oltre i 90 giorni dall’acquisto stesso, decidesse di esportare il cavallo può ottenere il relativo credito di imposta.
Se invece l’acquirente chiedesse l’esenzione Iva e poi decidesse di trattenere il cavallo in Italia oltre i 90 giorni scatterebbero delle sanzioni, ma non a carico dell’acquirente bensì del venditore, in quanto questi avrebbe emesso fattura irregolare. Questo dice la legge, fermo restando la palese iniquità dell’addossare l’onere al venditore per qualcosa che il compratore non ha fatto. Ma è evidente che il fisco italiano sceglie il venditore perché più facilmente perseguibile di un soggetto extra Ue.