10/12/2014

Tino Roc è da Allevatori? L’allievo di Cecere ottimo nel test di oggi

di admin

Di Paolo Allegri – Mercoledì 10 dicembre la pista di Capannelle trotto programmava una prova di preparazione al prossimo Premio Allevatori del 26 dicembre. Il Premio The Last Hurrah, sui 2100 metri, metteva in luce un soggetto sul quale da mesi circolavano buone voci: Tino Roc, figlio di Filipp Roc, allevato da Ernesto Rocca, la giubba argento della Sant'Eusebio, il training di Tiberio Cecere e la guida di Michela Racca. Ebbene il sauro dalla folta criniera si è imposto in 1.15.9. E soprattutto ha impressionato per le modalità: corsa all'attesa, progressione notevole sulla dritta di fronte per sorvolare il gruppo e vincere in assoluta proménade romana. Ha vinto di quanto ha voluto e a spalle indietro. Con Michela Racca che non ha praticamente mai mosso le mani. Ha guidato con fiducia, la torinese, quel sauro dal telaio importante. Tino Roc ha una gran bella azione e da suo padre sembra aver preso poco. Ricorderete che Filipp Roc (Filip Roc e Indy Roc, quindi tutto fatto in casa), che faceva coppia fissa con Davide Nuti in sulky, era un cavallo che spingeva la macchina. Campione di longevità, fu l'unico della sua generazione a correre fino ad otto anni. Fu un frequentatore assiduo delle classiche e proprio quella sua sveltezza iniziale li consentì di presenziare costantemente al circolo buono. Filipp Roc trovò gloria anche in una trasferta francese, e in una corsa sulla distanza con i nastri si esaltò stampando un fior di tempo. Se Filipp Roc era costanza e velocità iniziale, questo interessantissimo Tino Roc sembra un cavallo completamente diverso. Potente, meno regolare nel rendimento, attendista sul percorso ma con un motore importante e stamina, tanto che i 2100 potrebbero essere la base di partenza del suo metraggio. Il futuro prossimo venturo è il big event romano che scrive l'optional dei due anni al trotto con due mesi di ritardo rispetto ai galoppatori che con il Gran Criterium di ottobre chiudono l'attività di vertice. 

Nell'Allevatori, sotto l'albero di Natale, Tony Gio concederà la rivincita a Telecomando Ok. Al gran ballo nel team Sant'Eusebio sperano che si possa aggiungere questo biondo di casa Rocca. Se Tony Gio ha la noblesse di una madre come Ilaria Jet, campionessa superba, e Telecomando Ok è fratello di uno stakeswinner come Stankovic Ok, Tino Roc arriverà all'appuntamento per i giovani rampanti avendo dalla sua il vento del cavallo portato giusto all'ultima corsa di stagione. 
Chi segue tutte le corse di trotto, le studia sul giornale e le rivede nei video, aveva visto che c'era del buono in questo puledro che già aveva corso da due minuti a Follonica e Treviso. L'impressione è che sia un soggetto da pista grande, che abbia bisogno di carburare e poi venire su' con quella progressione lunga del quale è dotato. L'allevamento a volte è una sciarada. Hai un padre che ci sguazzava in pista piccola perchè partiva come una freccia e tu, suo figlio, magari con l'ambizione di essere il migliore di tutta la sua produzione, da qui all'eternità, sei un cavallone che ha bisogno di un ampio raggio per esprimere tutto il potenziale di quel motore. Parti il giusto, ma sai ingambarti e poi quando ti sei messo giusto, vieni su che è un piacere vederti trottare. Vai Tino Roc, con quella 

ragazza di Torino grintosa che in sulky mercoledì 10 dicembre ha dimostrato di saper anche essere fredda, impassibile. Attendere quando ti sente pronto per decollare. Sognare si può, allora, fior di puledro di casa Rocca.