17/02/2015

Mack Grace Sm: meglio finire in bellezza

di admin

Dopo il flop di Mack Grace Sm nel Locatelli (quarto cedendo nel finale a Rodeo Drive Ok e Owen Cr, dopo essere stato l’unico a battagliare con il vincitore Oneghin del Ronco), Antonio Daponte, il proprietario, ha dichiarato di voler far finire lì la carriera del baio. Dicono avesse il sapore di una dichiarazione dettata dallo sconforto, ma speriamo mantenga la parola anche a freddo.
Mack Grace Sm avrebbe meritato di divenire un personaggio anche fuori dagli ippodromi. Invece l’ippica tutta lo ha preso solo come un bancomat, non come un atleta tanto imbattibile quanto semplice e rustico. Noi tutti abbiamo quindi fallito il nostro ruolo di uomini, che è quello di cerare miti, mentre lui ha centrato il suo di cavallo, che è quello di correre e vincere. Ora sarebbe meglio non continuare a sbagliare.

Chiariamoci le idee. Il figlio di CC’S Chuckie T ha 9 anni, e anche se a 9 anni si può ancora vincere tutto, spesso a quell’età è meglio ritirarsi. Una regola alla quale Mack sembra non sottrarsi, dati i risultati altalenanti degli ultimi mesi: vince il Montecatini, perde l’Europeo, vince batteria e finale del Palio dei Comuni, perde il Galà e domenica fa quarto nell’Encat. È evidente che Mack Grace, nella migliore delle ipotesi, da pigliatutto oggi sia divenuto un cavallo che qualche volta è lui, altre no. Un ruolo che francamente Mack Grace Sm non merita. E poi cosa può vincere oggi che gli dia qualcosa in più per il suo futuro da stallone? Niente. In compenso può perdere molto, perché paradossalmente nell’allevamento l’immagine conta più che nelle corse. E all’immagine, lo abbiamo già detto, ci devono pensare gli uomini, almeno questa volta.

A.F.

Leggi l’intervista di Amario Alderici a Daponte dell’Agosto 2014