27/09/2021

I partenti delle Batterie del Lotteria, nella seconda Face Time Bourbon con il 5, nella terza Vernissage Grif con il 2

di Mario Alderici

Aria di cronometri bollenti, aria di Napoli, aria di Lotteria. Disse Patrizio Oliva che il Lotteria è un fiore all’occhiello della città di Napoli, che porta i giovani ad appassionarsi allo sport non cadendo nella criminalità e emergendo da situazioni di degrado. L’aria di Lotteria a Napoli (a differenza della pizza e della pastiera) non la vedi ma la senti e allora canta Napoli e abbia il via questo intramontabile spettacolo. Il Lotteria è un sogno che vale la carriera di un cavallo, di un driver, di un proprietario, di un allevatore, è una corsa che oltre al valore economico ha un valore emozionale con grande feeling con il pubblico; una corsa che rende gradi i cavalli perché i grandi cavalli l’hanno resa così. Si corre dal 1947 (nacque come Lotteria di Primavera) quando vinsero in 1.24.8 Giaurd Da Brivio e l’Ammiraglio Ugo Bottoni, poi dopo 3 anni di sospensione fu il vero e proprio Lotteria con 3 batterie e finale dal 1951 (ancora Ugo Bottoni, questa volta con Bayard in 1.20.3) e vanno ricordate le triplette di Birbone e Vivaldo Baldi nel 1952, 1953 e 1955, di Tornese nel 1957, nel 1958 e nel 1962 (con Mario Santi il primo, con Sergio Brighenti gli altri due) che vanta anche due posti d’onore nel 1960 e nel 1961 (dietro Nievo e Kracovie), di Une De Mai e Jean Renè Gougeon tra il 1969 e il 1971, di Varenne e Giampaolo Minnucci tra il 2000 e il 2002 e di Mack Grace Sm e Roberto Andreghetti tra il 2012 e il 2014; nel 2015 la penultima vincitrice straniera da favorita la svedese (decima di una serie di svedesi iniziata nel 1984 con The Onion) Vincennes (già a segno in batteria) allenata in Francia da Fabrice Souloy e guidata da Roberto Andreghetti (unico driver a vincere 4 volte consecutive) di rimessa in 1.11.8, nel 2016 si sono affermati in 1.10.7 Oasis Bi (che aveva già vinto in batteria) e Johnny Takter infilando Voltygeur De Myrt a cui aveva dato strada, nel 2017 Timone Ek (per il training di Fabrice Souloy anche se da programma risulta Billard) e Enrico Bellei (già vittorioso in batteria) di rimessa al record della corsa di 1.10.5 (va però ricordato che nel 2013 Owen’s Club vinse la consolazione in 1.10.4) per la gioia dei proprietari campani docg Luigi e Domenico Lettieri, nel 2018 ancora Enrico Bellei (nell’occasione guida e training anche se ufficialmente risultava allenatore Casillo) con Urlo Dei Venti da favoritissimo sia in batteria sia in finale in 1.10.8 in avanti scambiando con un avversario; nel 2019 Bel Avis e Jean Michel Bazire in 1.11.2 in percorso esterno con il ritorno al successo di un cavallo francese dopo 39 anni (il precedente francese a vincere fu Hillion Brillouard da leader in 1.13.8 nel 1980 con un appena ventenne Philippe Allaire, “Il più bel momento della mia giovane carriera con i miei genitori in tribuna e una fantastica atmosfera all’ippodromo”) che tra il 1956 di Gelinotte e appunto il 1980 si erano imposti 11 volte con la tripletta di Une De Mai tra il 1969 e il 1971, l’anno scorso Zacon Gio e Roberto Vecchione (secondo driver campano a vincere il Lotteria dopo Gaetano Di Nardo nel 2010 con Italiano) per il training di Holger Ehlert in batteria in avanti scambiando con un avversario in 1.10.6 e in finale da leader eguagliando il record delle finali del Lotteria di 1.10.5 respingendo Face Time Bourbon in quella che è stata l’edizione più qualitativa degli ultimi 40 anni (anche se va ricordato il Lotteria 1997 di Wesgate Crown su Moni Maker e Kramer Boy, tre dei migliori cavalli del mondo). Come stalloni padri del vincitore del Lotteria sono tanti a quota 3: Inverno, Tabac Blond, Kerjacques, Aires, Nevele Pride (l’unico con 3 vincitori diversi), Waikiki Beach e Cc’s Chuky T. In vetta all’albo d’oro con 5 vittorie Jean Renè Gougeon e Vivaldo Baldi (3 con Birbone e 2 con The Last Hurrah) su Enrico Bellei, Stig Johansson e Roberto Andreghetti con 4. Nota statistica: solitamente il Lotteria è vinto da un cavallo che si è già affermato in batteria e che in finale agisce in avanti o da secondo in corda. 5 volte chi ha vinto l’Amerique ha vinto nello stesso anno il Lotteria (Gelinotte 1956, Bellino II 1976, Ina Scot 1995 e due volte Varenne 2001 e 2002); Gelinotte e due volte Varenne sono riusciti nel triplo Amerique – Elitlopp – Lotteria, mentre il doppio Elitlopp – Lotteria è riuscito a Eillen Eden nel 1968, The Onion nel 1984 e Remington Crown nel 1999; l’unica a vincere International Trot e Lotteria nello stesso anno è stata Une De Mai nel 1969 e nel 1971 mentre Zacon Gio c’è riuscito nei due anni (in America nel 2019, a Napoli nel 2020).
Negli ultimi 2 anni è tornato un Lotteria di grande livello; come tutti gli anni ci sono al via cavalli destinati a fare da comprimari, a poter far dire ai loro proprietari “io c’ero” perchè chi vive di ippica coltiva il sogno di partecipare ad un grande evento, moltiplicato all’infinito se si tratta del Lotteria per chi fa ippica in Campania, e in ogni caso nelle corse dei cavalli può sempre succedere l’impensabile.

Nella prima batteria spicca la presenza al 7 di Vivid Wise As che si adatta ad ogni schema ed è tornato in forma. Troverà al 3 il detentore del titolo Zacon Gio che parte molto forte ed è regolarissimo ma non ha l’esplosività degli anni scorsi anche se è parso tonico nei lavori tranquilli in pista dritta, al largo Drole De Jet che è sceso 6 volte sotto l’1.10, parte altrettanto svelto e ha lavorato bene ma che in Italia deluse anche se a Cesena in pista piccola che poco si adattava alla sua mole ma non vince da oltre un anno al pari del veloce e regolare Generaal Bianco al 6, in corda il veloce Usain Toll che segue tutte le andature ma non ama girare al largo e a questi livelli non è mai stato un vincente, al 5 Arnas Cam che non vince da oltre un anno e infine due regolari soggetti che a questi livelli non sono mai stati dei vincenti, al 2 il veloce e regolare Trillo Park al rientro e al 4 il duttile Verdon Wf.

Nella seconda al 5 il Campionissimo Face Time Bourbon che rientrerà con carta che parla di 16 gruppi 1 vinti tra i quali due Amerique. Troverà al 3 il derbywinner Alrajah One che non corre da un mese e mezzo ma è piaciuto nella prova pubblica a Milano in 1.59 con ultimi 600 in 42.5 e quarto finale in 28 con le flap e su pista insabbiata, al 6 Vitruvio che è tornato al successo al montato mentre al sulky non vince da oltre un anno, in corda Chief Orlando che non ha brillato nella trasferta scandinava, al 2 Antony Leone che sa agire al largo, al 4 la passista Toscarella che non vince da quasi un anno (e non l’ha mai fatto a questi livelli) ed è apparsa poco centrata a Cesena e infine due cavalli al salto di categoria, al largo la potente Zeudi Amg e al 7 Great King Wine a segno ieri a Torino.

Nella terza spicca la presenza al 2 del panzer Vernissage Grif letteralmente devastante alle ultime e che in batteria correrà con i ferri per toglierli in finale. Troverà al 6 Fric Du Chene che invece si è già mostrato adatto alle piste italiane ma in carriera ha vinto solo due volte e non a questi livelli, al 3 Cokstile che sa fare tutto, al 4 il velocissimo Bubble Effe, al 5 Global Trustworthy che è anche lui svelto e non è dispiaciuto nella prova pubblica a Milano in 1.59 con ultimi 600 in 42.5 e quarto finale in 28 con le flap e su pista insabbiata e infine tre soggetti che a questi livelli non sono mai stati dei vincenti,in corda Adamo Dipa che parte molto forte e sa fare un po’ tutto, al largo il passista Zadig Del Ronco che sa agire all’esterno e al 7 il regolare Zeppelin Kyu Bar al salto di categoria. 

Ma in analisi e pronostici ci addentreremo nei prossimi giorni.