25/03/2017

Dopo 40 anni la verità su WAYNE EDEN: riscatto di 50milioni di lire, pagato da GIUDICI

di admin

«Non ci fu nessuna colletta, anche se in effetti circolò anche qualla voce. Il riscatto per riavere il cavallo, 50 milioni di vecchie lire, invece fu pagato interamente da mio padre, Pietro Giudici, titolare della scuderia Mira II. Ci furono condanne a carico di sardi, sembravano implicati anche nel sequestro di Cristina Marzotti (sospetto che però non fu provato). Per Wayne Eden la condanna fu per abigeato, ovvero furto di bestiame», questo ci ha spiegato Franco Orso Giudici, allevatore di trotto che da poco ha sospeso l’attività (allevato da lui Denver del Cigno, 1.12.7 e 132.834 €).
La cortese telefonata di Giudici in redazione è seguita al nostro pezzo sui rapimenti di cavalli, uscito ieri (clicca per leggere), dove, tra l’altro ricordavamo la voce della colletta per salvare Wayne Eden, sequestrato il 15 agosto del 1976. 

«Fu rapito a Montecatini, poche ore dopo la vittoria nel Terme», ricorda Franco Giudici. «Le prime richieste furono esorbitanti: si partì da 300 milioni di lire. Poi ci fu l’accordo per 50. Mio padre volle pagare anche perché ricevette minacce sulla mia incolumità. A quei tempi ero un bambino e venni anche pedinato dai malviventi mentre scorrazavo in bicicletta per il paese. A recuperarlo ci andò Gasparetto in Fiat 126, con un portapacchi sopra il quale era stata legata una damigiana di vino, come richiesto dai rapitori per poterlo identificare. Glielo fecero trovare all’interno di un cimitero».