07/06/2021

I partenti (12) dell’Elwood Medium Maschi, all’1 Cosmo Spritz, al 10 Carlomagno D’Esi

di Mario Alderici

Dichiarati stamani i partenti dell’Elwood Medium (una prova per i maschi e una per le femmine) che è il più antico (e bistrattato viste le origini) gran premio con 119 edizioni (la prima edizione si corse nel 1902 e vinsero Duca Herschel e Egisto Tamberi in 1.38.1, all’inizio si correva a autunno a Ponte di Brenta), per i puledri in pista piccola in programma come sempre il giorno 13 giugno, in occasione della festività del patrono di Padova Sant’Antonio; è l’unico gran premio ad essere intitolato a un cavallo, lo stallone Elwood Medium (discendente di Hambletonian) che fu il primo americano importato dagli Stati Uniti in Italia nel 1882 (a 8 anni) dal senatore Vincenzo Stefano Breda (che inviò per l’acquisto un grande tecnico del trotto, il professor Roussel che aveva fatto studi sulla selezione del normanno e dell’americano), pioniere della moderna ippica italiana e fondatore dell’ippodromo Le Padovanelle, per innestare sangue nordamericano alle sue fattrici friulane; con fattrici non validissime il figlio di Happy Medium (nonno di Peter The Great, che era figlio di un cavallo sciancato, Pilot Medium che montava in un allevamento che era considerato una tomba per uno stallone, e di una fattrice modesta come Santos e che all’inizio andava d’ambio ma poi cambiò il corso della storia del trotto fondando la più rappresentativa linea trottistica che il nostro sport abbia mai avuto) seppe dare, tra gli altri, ottimi trottatori, in primis Conte Rosso (la madre era la orlov Werlawaya) che è stato il più grande e veloce trottatore europeo della fine del diciannovesimo secolo e che vinse la bellezza di 51 corse (numerose volte anche a Vienna e a Berlino), ma vanno ricordati anche Duce e Briosa che per i colori di Breda e del cavalier Giuseppe Rossi (il più abile allenatore dell’epoca) vinsero in tutta Europa battendo americani, orlov e normanni. Il 13 ottobre 1901 veniva inaugurato l’ippodromo Ponte Di Brenta e nel 1902 si corse il primo Elwood Medium con dotazione di settemila lire e concepito all’americana con tre prove sul miglio (poi ridotte a due). Purtroppo di lì a poco morirono sia Breda (improvvisamente, nel 1903 lasciando nel suo testamento una cospicua somma per una fondazione ippica), sia Rossi (in pista nel 1910, il suo cavallo quando era in testa incespicò cadendo e i cavalli che seguivano non riuscirono a evitare il grande driver). L’ippodromo venne rinnovato nel 1962 da un altro grande dell’ippica italiana come Ivone Grassetto. Lo scheletro di Elwood Medium è conservato in una teca del Museo di Anatomia degli Animali domestici dell’Università di Bologna a Ozzano Emilia. Nel 2015 si sono affermati Thor Di Girifalco e Davide Di Stefano (training e driver) da leader in 1.13.9, nel 2016 Ubertino Grif e Alessandro Gocciadoro (training e driver) in avanti in 1.13.8, nel 2017 Vircan e Lorenzo Baldi (training e driver) in 1.13.7 passando sulla curva finale dopo impegno esterno, nel 2018 da netti favoriti Zaccaria Bar e Enrico Bellei per il training di Erik Bondo da leader in 1.13.1 battendo di un decimo il record di Nad Al Sheba che resisteva da 8 anni, nel 2019 ancora Erik Bondo trainer e Enrico Bellei alla guida con All Wise As in 1.13.9 da seconda in corda, l’anno scorso si è tornati a correre sul doppio km e hanno vinto Bonjovi Mmg e Vincenzo Piscuoglio Dell’Annunziata per il training di Massimo Compagno in 1.15.5 da leader. In vetta all’albo d’oro Enrico Bellei con 8 vittorie (7 volte negli ultimi 14 anni) su William Casoli con 5.

Tra i maschi al via i due recorder della generazione in Italia: all’1 quello della pista piccola Cosmo Spritz che parte molto forte e all’ultima si è fatto graduare, al 10 quello della pista grande Carlomagno D’Esi che parte molto forte ed è uno specialista del mezzomiglio. Al 2 il regolarissimo specialista del doppio km Cobalto Di No che è sempre al palo ma è al salto di categoria, al 3 il duttile Ceres Prav, al 4 il falloso ma molto veloce Chrono Ek, al 5 Corleone Fi che è in crescita ma in pista piccola è a rischio di errore, al largo della prima fila il veloce Cerbero Trebì al salto di categoria. In seconda (oltre al già citato Carlomagno) in corda il potente ma falloso Croizeross, all’8 Catullo Jet che è imbattuto sul doppio km e in pista piccola, al 9 lo specialista del doppio km Cavour Grif, all’11 il regolarissimo specialista della pista piccola Ciclone Dei Venti che è sempre al palo ma è al salto di categoria al pari di Capriccio D’Amore che è imbattuto in due uscite sul doppio km ma è alla prima in mezzomiglio.

Ma in analisi e pronostico ci addentreremo nei prossimi giorni.