14/06/2021

Elwood Medium Femmine, c’è solo una cavalla in pista e si chiama Calenita, record femminile della generazione sul doppio km, 1.13.1

di Mario Alderici

4 su 4 dal rientro (da quando è passata agli ordini di Mario Zanghi) per Calenita che al salto di categoria ha stravinto per dispersione l’Elwood Medium Femmine al record femminile della generazione sul doppio km di 1.13.1 con 600 finali in 43 liberandosi, dopo percorso esterno, sulla penultima curva della deludente leader e favorita Clelia D’Arc. In un’altra corsa le altre con posto d’onore per la regolarissima Camelia appostata in corda su Chris Evert Treb rivista in ordine e finita in spinta e Candy Bar discreta.

Non si allinea Cilesia Pit, nel lancio in 14 Clelia D’Arc rientra a Cadillac Grif scavalcata dopo mezzo giro in 28.6 da Chenca Effe rimasta in terza ruota, seconda in corda Camelia su Candy Bar con al largo Calenita e in terza ruota Cathrinelle che sulla seconda curva desiste e si ritira, Chris Evert Treb con ai lati Celine Di Celle e in coda la coppia Corral Arc Italia – Cherie Vit. Dopo 600 in 43.4 gradua Clelia arrivando al giro in 59 e sul rallentamento viene via Calenita che va sulla leader, dopo tre quarti di miglio in 1.29 la coglie in crisi e sulla penultima curva in 15.2 passa per isolarsi sulla retta opposta in 14.3 mentre dal gruppo emerge Camelia con al largo Candy che ha in scia Chris Evert.  In retta fa passerella isolata Calenita al record femminile della generazione sul doppio km di 1.13.1 con ultimi 600 in 43. A distanza per il posto d’onore Camelia si scrolla di dosso Candy Bar battuta per il terzo dal finish di Chris Evert Treb.

Calenita, guidata da Vincenzo Piscuoglio Dell’Annunziata per i colori della Federica e Mario (Federica “Natalia” Carli e Mario Zanghi che ne cura anche il training con la collaborazione di Edy Moni) e di Mauro Prospero, ha genealogia americana con un 4 x 4 su Star’s Pride essendo figlia di Oreste e Bellangè Rl che nasce da Armbro Goal e Neris Chic che ha dato la vincitrice dell’Europa Filly Zeffirella Rl e il plurivincitore classico europeo (in Francia e in Italia nel Grassetto) Leben Rl. Oreste (morfologicamente molto bello) aveva iniziato bene la carriera arrivando secondo nel Gp Aste 2010 ma poi si è infortunato, è fratello del vincitore del Duomo Louvre e delle piazzate classiche Vertudes e Zawadi; la seconda madre Ora D’Oblio ha dato Ilide da cui la vincitrice del Carena Tessa Ob Sonic; la quarta madre Aviva ha dato il campione Atollo vincitore di 18 gran premi; la quinta madre Snella ha dato il vincitore del San Gennaro e del Città di Padova Solano e, soprattutto, il campione Steno, derbywinner e a segno addirittura in 20 gran premi oltre che secondo dopo errore nell’International Trot; con pochi prodotti con fattrici di qualità non regale Oreste sta dando tutti cavalli da corsa rappresentando una piccola rivelazione del panorama stalloniero.

L’allevatore è Daniele Ricci sui prati di Boara Pisani (alle porte di Rovigo in provincia di Padova) continuando (con la figlia Sofia, da poco vincente amazzone) l’attività del bisnonno Felice Aggio e dei nonni (Gianfranco e la contessa Leonarda Labia) dove sono nati ottimi cavalli (Toujours, Eclissi Lunare, Siginda, Milenko, Odinga, Piccardo, Louvre, Byron Lord, eccetera e gli attuali Vesna, Vertudes, Baldur e Aboli).

Curiosa la “storia d’amore” tra Oreste (cavallo del cuore di Sofia Ricci) e Bellangè Rl. Dopo un paio di anni in cui è rimasta vuota Bellangè Rl (che non va d’accordo con tutti gli stalloni ma ha intimità solo con il vicino di paddock Oreste) è stata presentata allo stallone di casa Oreste per la monta naturale, fra i due c’è stato subito buon feeling e dall’amore è nato l’ottimo Baldur; accoppiamento ripetuto l’anno successivo ed è nata appunto Calenita, sorella piena di Baldur.