30/08/2021

I partenti definitivi del Campionato Europeo, ritirato Digne Et Droit, entra Dumbo

di Mario Alderici

Il 2021 completa i suoi convegni in notturna (sabato 4 settembre) come tradizione con il Campionato Europeo che è certamente tra gli eventi più importanti e attesi per Cesena e la Romagna, una corsa tra le più antiche d’Italia che (a parte una breve parentesi a Montecatini nel 1912) si è sempre disputata in Romagna (a Faenza la prima edizione nel 1908 vinta da Siliko, poi Ravenna, quindi Cesena, dove diventa il vero e proprio Campionato Europeo dal 1927 con successo di Homer e Ettore Barbetta in 1.19 in batteria e finale), un evento storico e di grande fascino che tra gli appassionati di ippica ha un rilievo mondiale; è giunta alla 87esima edizione. La gente di Cesena (e non solo) vive intensamente il Campionato Europeo, una notte magica vissuta con adrenalina e passione che generano entusiasmo e quel brivido unico e inimitabile che ti fa capire di essere di fronte a qualcosa di speciale e che ancora una volta testimonia il legame stretto che esiste tra il pubblico e le corse dei cavalli, uno spettacolo che, nonostante tutto e tutti, era e rimane unico. Quando c’è il race off a mezzanotte siamo tutti lì, con gli occhi incollati sulle sagome dei due cavalli che si danno battaglia. Una prova in 2/3 corse (troppe in un giorno, un po’ anacronistica) che non ha eguali da quando l’Aby Storia Pris e l’Hambletonian hanno abbandonato questa formula.
Dopo la doppietta 2012 – 2013 di Mack Grace Sm e Roberto Andreghetti per il training di Lucio Colletti, nel 2014 hanno vinto Osasco Di Ruggi e Roberto Vecchione per il training di Holger Ehlert, in 1.12.8 da secondi in corda in batteria, in 1.13.6 dopo errore nel race off con Increased Wordload; nel 2015 da favoriti Orsia e Antonio Di Nardo per il training di Massimo Finetti, in 1.13.1 da leader in batteria, in 1.13.5 nel race off girando allo scoperto di Olona Ok (che aveva vinto in batteria all’allora record della corsa di 1.11.4); nel 2016 da favoriti Ringostarr Treb e Roberto Vecchione per il training di Holger Ehlert, da leader in batteria in 1.12, battendo allo speed in 1.14.3 Peace Of Mind nel race off; nel 2017  ancora un favorito al palo, stavolta senza race off, Timone Ek e Enrico Bellei per il training di Fabrice Souloy, 1.11.6 allo scoperto nella prima prova, in 1.11.4 nella seconda passando ai 500 finali, nel 2018 da favoriti Arazi Boko e Alessandro Gocciadoro (trainer e guida) in 1.11.3 di rimessa in batteria, nel race off al record della corsa di 1.10.3 respingendo Deimos Racing; nel 2019 ancora da favoriti Arazi Boko e Alessandro Gocciadoro (trainer e guida) nel race off in 1.11.1 respingendo Cokstile, l’anno scorso senza race off Vernissage Grif e Alessandro Gocciadoro (training e guida) in 1.11.1 nella prima prova passando dopo un giro, in 1.11.6 nella seconda progredendo dalle retrovie nei 600 finali. La statistica vuole che difficilmente una femmina vinca il Campionato (nella lunga storia della corsa è avvenuto solo tre volte, Scrivia nel 1942, Renommee d’Obret nel 2011 e Orsia nel 2015). L’unico vincitore estero anche di scuderia è stata Renommee D’Obret con Pierre Vercruysse nel 2011. Le edizioni con vincitore di due prove senza race off sono state 30 (ci sono riusciti due volte Georgia Volo, Tornese e Eillen Eden), 5 negli ultimi 20 anni (Digger Crown nel 2003, Ghiaccio Del Nord nel 2008, Mack Grace Sm nel 2013, Timone Ek nel 2017 e Vernissage Grif l’anno scorso). In vetta all’albo d’oro Sergio Brighenti con 7 successi, di cui 4 con Tornese (1957 – 1958 e 1961 – 1962 con poker interrotto dalla doppietta di Crevalcore nel 1959 e 1960), poi a 6 Vivaldo Baldi e a 5 Vincenzo Antonellini mentre a quota 4 sono due guidatori stranieri, Hans Froemming e Jorma Kontio. 3 volte consecutive si sono affermati Campo Ass e Eillen Eden.

Alessandro Gocciadoro che può centrare l’impresa di vincere per la quarta volta consecutiva da driver e trainer in sulky al panzer Vernissage Grif che ripetendo la mostruosa linea di Montecatini può vincere entrambe le prove senza arrivare al race off. Due rivali veloci che in avanti possono rendergli meno facile il compito sono nella prima prova con il 3 Deimos Racing che sa fare un po’ tutto e nella seconda, sempre con il 3, lo svedese Night Brodde che non gira al largo ma nell’amato percorso da leader vende carissima la pelle anche se a questi livelli non è mai stato un vincente ed è alla prima uscita in pista piccola al pari del veloce e regolare castrone olandese Generaal Bianco (al 5 e all’8), temporaneamente in training da Gocciadoro, che non vince da oltre un anno e che preferisce correre di rimessa anche se sa fare un po’ tutto, dovrebbe adattarsi al mezzomiglio essendo una bicicletta che sa solo trottare e che ha fatto una buona prova pubblica a Torino in 1.58.3 partendo svelto e con ultimi 600 in 41.8 con quarto finale in 27.4. Prima in pista piccola anche per il veloce Usain Toll che segue tutte le andature, non gira al largo, a questi livelli non è mai stato un vincente e giocherà le sue chance nella seconda prova con il 2. Possibili piazzati di posizione con l’1 nella seconda prova il regolarissimo Atik Dl e nella prima il duttile Verdon Wf. Se trottasse sulle curve entrerebbe in partita il derbywinner danese Dumbo (al 9 e al 4) che a Montecatini dopo l’errore ho cronometrato in 41.4 in mano per gli ultimi 600. Trovando la corda tra i primi cercherà una piazza la regolare Arnas Cam (al 4 e al 9) che parte molto forte. Al 2 e all’11 la passista Toscarella che a questi livelli fatica un po’ ma ha lavorato bene in 1.52.4. Il sorteggio, che a numeri invertiti sfavorisce chi pesca 6 e 7, ha penalizzato Virginia Grif e Vesna.

Ma in analisi e pronostico ci addentreremo nei prossimi giorni.