GAETANO DI NARDO RACCONTA ECTOR FRANCIS
Spulciando i vari siti d’informazione ippica, non risulta che la vittoria di Ector Francis nel Gran Premio Saranno Famosi di Foggia abbia suscitato interesse nell’intervistare, ad esempio da parte di Gaet che solitamente da voce ai protagonisti delle varie classiche, i protagonisti del successo del figlio di Nad Al Sheba. Ci abbiamo pensato noi che, assieme a Gaetano Di Nardo, ci siamo fatti una chiacchierata per scoprire passato, presente e soprattutto futuro di uno dei più qualitativi esponenti delle leva 2020.
Da quanto Ector Francis è nelle scuderie del team Squeglia-Bevilacqua?
All’incirca tre mesi. Prima di scendere nel sud Italia, il cavallo era affidato a Walter Zanetti che l’ha domato e con il quale disputò le prime corse dimostrando di sapersi distinguere.
Quali sono le sue caratteristiche in corsa?
E’ bravo, duttile e sa partire. Sa correre in tutti gli schemi anche se preferisce essere impiegato di rimessa. A Roma ad esempio quando perse da Executiv EK, provai lo schema di testa ma se la prese un po’. Per questo mi sbilancio nel dire che da dietro sa esaltarsi, ha uno spunto capace di far male a chiunque.
Qual’è il suo punto forte?
Credo ne disponga di più d’uno. La testa d’oro che lo contraddistingue gli permette di esaltarsi, caratteristica che solitamente accomuna i cavalli di una certa caratura assieme ad un parziale secco di cui dispone che, come precedentemente detto, è davvero velenoso.
Quanto abbiamo finora visto di Ector Francis?
Pur essendosi messo in risalto già in contesti qualitativi, ritengo abbia margini di miglioramento. E’ un cavallo ancora acerbo, non ha ancora ben chiaro cosa sia una corsa tant’è che se impiagato dalle retrovie è necessario tenerlo costantemente sveglio affinchè non si abbandoni.
Qual’è stata la corsa in cui hai capito di avere un cavallo di un certo livello?
A fine dicembre ad Aversa. Ricordo che il numero di partenza era pessimo, il 10. L’inesperienza l’ha portato a commettere qualche incertezza nelle fasi iniziali di gara, tuttavia vinse ancora con del buono in mano fermando il cronometro sull’1.14.1 davanti a Enaoz.
Quali sono i programmi futuri di Ector Francis?
Il cavallo corre domenica a Napoli una prova di buona categoria avviandosi con il numero 1 in un campo partenti qualitativo ma numericamente scarno. Successivamente l’intenzione è di non prendere parte al Gran Premio Italia per poi puntare al Giovanardi.
Possiamo parlare di un possibile “soggetto da Derby”?
Sicuramente si tratta di un cavallo che ha le carte in regola per competere con i migliori. Perciò non nascondo che la fiducia c’è.
Hai interpretato molti cavalli importanti. Se parliamo di Ector Francis, chi ti ricorda?
Sicuramente Bristol CR. Hanno in comune la stessa duttilità e bravura. L’unica cosa che li differenzia è il fatto che Ector Francis è un cavallo più ardente.
Ultimo aspetto, questa volta di carattere generale. Come valuti la dichiarazione dei partenti relativa ai grandi premi, prima dell’estrazione dei numeri?
Sicuramente negativamente. Se le cose fossero invertite, si avrebbe la possibilità di decidere se disputare o meno un Gran Premio a seconda del numero di partenza con il quale il cavallo rimane, invece cosi facendo avendo i cavalli le loro caratteristiche, talvolta si paga per poter correre e poi si decide di non correre se il cavallo rimane con un numero pessimo. Non mi piace.