09/04/2023

FRANCESCO NOLA E I SUOI DI NO

di Filippo Lago

Uno dei migliori aspetti riguardanti la vittoria di Estasi Di No in occasione del Gran Premio Italia Filly della scorsa settimana, è il fatto che la stessa proviene da un piccolo allevamento, dunque nessuna sigla roboante o continuativa nelle corse più importanti, ma un allevamento conosciuto e apprezzato quale quello di Francesco Nola che pur con i suoi numeri ridotti da anni ormai consegna in occasione di ogni annata di produzione almeno un cavallo alle prime categorie.

Francesco, Estasi Di No ti ha regalato la gioia di un Gran Premio, tuttavia possiamo dire che ormai sei abituato alle grandi corse?

Non ci si abitua mai a frequentare il circuito classico, almeno per chi come me gestisce un piccolo allevamento dove i numeri sono contenuti. Ogni volta è un’emozione unica e difficile da descrivere.

Che il tuo allevamento abbia una sorta di “abitudine “ con i grandi premi, questo si….

Non mi posso lamentare. A darmi le prime gioie in ambito classico è stata One Minut Di No nel 2010, una cavalla capace di vincere il Gran Premio Allevatori a Roma e di cogliere altri piazzamenti classici come il terzo posto nel Criterium Partenopeo. Non posso poi non citare Last Minut Di No con l’emozione di scendere in pista nelle batterie del Derby e poi Volavia Di No con ancora una volta la disputa delle batterie del Derby e la relativa Consolazione ed infine Cobalto Di No, sceso più volte in pista in contesti classici.

Il tutto uscito dal tuo allevamento, piccolo nelle dimensioni e nei numeri ma dai risultati più che soddisfacenti, vero?

L’azienda agricola si estende su una superficie di circa 8 ettari e l’acquistai circa vent’anni fa. Da subito iniziai l’allevamento di cavalli ma non da corsa, prevalentemente cavalli da sella, fino all’avvicinamento al trotto con conseguente inizio dell’attività di allevamento di cavalli trottatori. La mia prima annata di produzione risale alla generazione della lettera D precedente a quest’ultima perciò parliamo del 2000.

Pian piano hai riqualificato sempre di più i tuoi incroci, come?

Innanzitutto prestando attenzione alla qualità delle fattrici, in modo particolare mi piacciono le cavalle che lasciano la pista per dedicarsi all’attività di fattrici. Se intravedo una cavalla che appende i ferri al chiodo che reputo interessante, cerco di instaurare una trattativa. E poi ovviamente, cerco di seguire gli stalloni che ritengo più interessanti al fine di utilizzarli con le mie fattrici.

Possiamo dire che la domanda precedente e soprattutto la tua risposta, rispecchiano la storia di Estasi Di No?

Certamente lo possiamo affermare. La cavalla nasce da Nad Al Sheba al quale sono molto affezionato e da One Way. In modo particolare quest’ultima, una figlia di Pine Chip, entrò a fine carriera nel mio allevamento a seguito di una combinazione con Laura Baldi, fu lei a scegliere Nad Al Sheba quale primo “sposo” per One Way e nacque Dalia Di No, cavalla mancata troppo presto quando ancora avrebbe avuto molto da dire specie nel circuito classico nel quale era ben inserita.

Ritornando ad Estasi Di No, t’immaginavi che potesse diventare vincitrice classica distinguendosi dalla sorella?

Uscire dall’ombra di una sorella come Dalia Di No che fin dagli inizi fece molto bene, non era semplice ma sono sempre stato molto fiducioso nei confronti di Estasi Di No. Ricordo che da puledra nel paddock si distingueva dalle altre perchè non prendeva mai il galoppo, sapeva solo trottare tanto che Laura Baldi e il Dr. Alessandrini la vollero ancor prima di scoprire nel profondo le qualità della sorella Dalia Di No.

Quello tra One Way e Nad Al Sheba è un amore che continua, giusto?

E’ proprio cosi. Dopo Estasi Di No, la cavalla ha dato alla luce Fragola Di No, un’altra figlia di Nad Al Sheba. Si tratta di una cavalla che soprattutto a mia figlia ora sedicenne, ha regalato da subito delle emozioni particolari motivo per il quale abbiamo deciso di non venderla e di affidarla a Mauro Baroncini per i nostri colori. Ritornando a One Way, lo scorso anno non ebbe figli ma quest’anno nel mese di febbraio ha partorito nuovamente da Nad Al Sheba ed ora è gravida, ovviamente sempre di Nad Al Sheba perchè “squadra che vince non si cambia”.