08/11/2016

L’ANALISI/ TAMURE ROC, speed da Coppa firmato Exploit Caf

di admin
di Paolo Allegri – Nel Nazioni day alla Maura costituiva notevole motivo d'interesse la 9.a Coppa di Milano, che ha visto salire al proscenio Tamure Roc, che dopo aver vinto la sua batteria – con il crono piu' veloce dei tre heat – ha replicato in finale con un volo stupendo decollando dalla quinta posizione in corda e piazzando sontuosa accelerazione in mezzo alla pista nell'interpretazione di VP Dell'Annunziata. La baia che veste il beige della famiglia Rocca, plasmata da Tiberio Cecere – che con le femmine ha la mano di velluto -, ha vinto al record di 1.11.8, coronando una notevole crescita tecnica ed agonistica che nel 2016 l'ha vista vincere sei volte, con tre affermazioni nell'élite del trotto nazionale, Città di Cesena, Continentale Filly e, appunto, questa Coppa di Milano, a detta degli addetti ai lavori una delle edizioni piu' qualitative della sua ancora breve ma già significativa storia. Interessante è l'approfondimento del quadro genealogico della baia che ha mosso i primi passi da puledra sulla pista di Torino – quando i Roc li guidava Michela Racca -.La madre è una Lemon Dra mentre il genitore, Exploit Caf, è il piu' veloce erede di Toss Out, sire che dopo eccellente carriera al massimo livello si è illustrato come razzatore ad alto rendimento del nostro stud, mettendosi in evidenza come continuatore di una delle piu' classiche linee di sangue americane. Exploit Caf in questa seconda parte degli anni Dieci si sta mettendo in luce per qualità diffusa su tutti i prodotti e attitudine vincente. Una competitività della sua progenie che si espande su piu' piani, interessando sia la leva giovanile dei due/tre anni che la fascia consolidata dei cavalli in azione sulle nostre piste, quella dei cadetti e degli anziani. Quel lussuoso speed esibito dalla femmina guidata in maniera esemplare da D'Artagnan, ispiratissimo sia in batteria che in finale, è un marchio di fabbrica del sire, quell'Exploit Caf che sul piano della velocità e della capacità di risolvere la contesa nell'ultimo 'furlong' non era secondo a nessuno. Così è giusto rilucidarne i meriti non sbiaditi dall'avvicendarsi degli attori nel circuito internazionale del trotto. Exploit Caf, dopo Varenne, è l’indigeno italiano che negli ultimi anni ha inciso di più a livello internazionale. A 5 anni, dopo una già rilevante carriera giovanile (secondo nel Maschio Angioino, terzo nel Mediterraneo, quarto nell’Andreani, primo nel Trinacria) ha cominciato a frequentare le piste francesi, ottenendo subito validi risultati. Nell’autunno del 2006, dopo il secondo posto nel Campo Mirafiori e il successo nel Città di Treviso, Exploit Caf è stato trasferito definitivamemente in Francia: Vincennes è così diventata la sua pista di riferimento, sulla quale nel complesso ha disputato 25 corse, con 5 vittorie (tutte di peso: Chenonceaux, Constant Hervieu, Luxembourg, France e René Ballière), 10 posti d’onore (tra i quali quelli nei Prix Plateau de Gravelle, Jamin, Cevennes, Bourbonnais, Belgique, Paris e Bretagne) e altri 5 piazzamenti (quinto nell’Amérique), guadagnando solo sulla pista del Plateau de Gravelle quasi 800 mila euro. A questo straordinario palmarés parigino Exploit Caf ha aggiunto le perle del Lotteria 2007, Atlantique ad Enghien e Elitlopp 2008 a Solvalla, nella cui finale ha toccato il proprio limite di 1.09.8 sul miglio, e il secondo posto nell’Oslo Grand Prix. Fuoriclasse eclettico, Exploit Caf si è cimentato con estremo profitto su tutte le distanze, dal miglio di Lotteria e Elitlopp, ai 2100 metri del France (1.10.7, vertice degli indigeni sulla distanza) e Ballière ai 4125 metri del Paris. Ha chiuso la carriera al suo secondo tentativo nell’Amérique nel gennaio del 2009. Tamure Roc, velocissima e integra, con uno sguardo prospettico sulla carriera da anziana dalla terazza milanese della grande ippica, nasce da questo humus virtuoso, dove si è seminata bella ippica, con tutta la passione dei Rocca per portarla ad un livello importante. E c'è margine per dire ancora di sè, per incantare ancora l'appassionato vero che ha applaudito con generosità questo 'binomio', una cavalla coraggiosa e il suo driver guascone, esemplare nella lettura della corsa, per l'emozione di un pomeriggio novembrino grigio ma illuminato da quel lampo di classe.