18/03/2024

I partenti (10) di uno Jegher equilibratissimo, al 4 Daniele Jet, al 3 Zefiro D’Ete, al 5 Cointreau

di Mario Alderici

Dichiarati i partenti (10) del gran premio Jegher, gruppo 3 sul miglio in programma domenica 24 a Trieste, pista piccola impegnativa con curve strette e rette lunghe. Corsa che vide la sua prima edizione nel 1964 (vinse Branchini con Qualto in 1.20, che bissò nel 1966 in 1.17.4) quando morì Giorgio Jegher, massimo artefice del trotto triestino (dopo che la guerra aveva devastato la città che stava perdendo tutte le attività produttive) e che, insieme a Mario Coccia, inventò la schedina del Totip trasformando in gruppi di cavalli i fatidici segni (1 x 2) che popolavano i sogni degli italiani. Giorgio Jegher, uno sportivo dell’atletica leggera come il fratello Alfredo, nel 1945 divenne direttore della società di corse triestina (oltre che titolare dell’Allevamento Primavera) portando all’ippodromo importanti ippici e cavalli (su tutti Mistero nel 1947 e Bayard, con “l’ammiraglio” Ugo Bottoni, nel 1950, mentre muoveva i primi passi con il trotto montato Antonio Quadri che sarà a lungo un reuccio del Montebello) con grande impegno di tutta la famiglia (oltre a Giorgio ricordiamo il fratello Fabio) nel tener viva la passione per il nostro sport e Trieste inaugurò (prima ancora di San Siro) le corse in notturna.
Si è sempre corsa sul miglio ed è una prova per anziani. Il record della corsa è il più antico delle piste italiane, resiste da 17 anni, lo stabilì nel 2007 (anno in cui dopo 60 anni di meravigliosa ippica si giocava l’ultima schedina del Totip) in 1.12.7 El Nino (con in sulky Enrico Bellei per il training di Claus Hollmann) filando a lungo il leader Unforgettable che sbagliò sulla curva finale. Nel 1968 e nel 1969 si corse con batteria e finale ed era chiamato il “Lotteria degli indigeni” essendo aperto solo ai cavalli italiani. In vetta all’albo d’oro con 4 vittorie Enrico Bellei (El Nino nel 2007, Libertador Olm nel 2010, Mack Grace Sm nel 2011 e Ursus Caf nel 2022) su Roberto Vecchione (nella pista che lo ha lanciato e consacrato), Giuseppe Guzzinati, Nello Bellei, Giancarlo Baldi e Vivaldo Baldi a quota 3. Statisticamente questo gran premio è spesso vinto dal favorito che si impone da leader, l’ultimo a vincerlo di forza in percorso quasi interamente allo scoperto (e penultimo da non favorito prima di Ursus Caf nel 2022) è stato nel 2015 (al suo ultimo successo in un gran premio) Nesta Effe con Roberto Vecchione per il training di Holger Ehlert in 1.14.1, poi 3 successi del favorito in avanti: nel 2016 Superbo Capar e Beppe Lombardo (training e guida) in 1.14, nel 2017 ha vinto il suo ultimo gran premio italiano Ringostarr Treb con Roberto Vecchione per il training di Holger Ehlert passeggiando in 1.15.1 su Showmar, nel 2018 Peace Of Mind e Alessandro Gocciadoro (training e guida) in 1.14.1 in avanti scambiando con la compagna di allenamento Stella Di Azzurra per concludere sulla stessa; poi nel 2019 Pantera Del Pino e Renè Legati (training di Holger Ehlert al terzo successo nelle ultime 8 edizioni e al quarto nelle ultime 11) da leader in 1.13.4, nel 2020 Arazi Boko e Alessandro Gocciadoro (training e guida) in 1.13.9 dopo aver ottenuto strada, nel 2021 ancora (a 14 anni) da netto favorito Arazi Boko e Santo Mollo per il training di Alessandro Gocciadoro in 1.15.1 da leader, nel 2022 Ursus Caf e Enrico Bellei (trainer e driver) in 1.13.9 da leader, l’anno scorso da favoriti Bonjovi Mmg e Giampaolo Minnucci per il training di Dario Battistini in 1.13.3 da leader.

Equilibratissima la prova di domenica con in prima fila in corda il regolarissimo Diluca Mo al rientro con in sulky il proprietario, al 2 la duttile Altaseta Del Pino al top della forma, al 3 il velocissimo Zefiro D’Ete che è il più ricco del campo e il più vincente con già 24 successi ma è al rientro, al 4 il veloce Daniele Jet, al 5 il regolare Cointreau che a questi livelli non è mai stato un vincente ma resta su un bel successo in Francia, al largo della prima fila la duttile Dali Prav che parte molto forte.

In seconda fila in corda lo specialista della pista piccola Denver Gio che ha il miglior record del campo ma è al rientro e avrebbe preferito agire in avanti, all’8 Back On Top che a questi livelli non è mai stato un vincente ma è al top della forma, al 9 la specialista della pista piccola Dilva Jet che a Padova è arrivata con poco spazio, al 10 la regolare Cherie Vit.

Ma in analisi e pronostico ci addentreremo nei prossimi giorni.

  1. Diluca Mo G. Colantonio
  2. Altaseta del Pino Renè Legati
  3. Zefiro d’Ete G. Di Nardo
  4. Daniele Jet C. Maione
  5. Cointreau Fed. Esposito
  6. Dali Prav Mass. Castaldo
  7. Denver Gio A. Gocciadoro
  8. Back On Top G. De Filippis
  9. Dilva Jet F. Pisacane
  10. Cherie Vit M. Pistone