LA PASSIONE DI BONIEK
E’ uscita nei giorni scorsi su Industria Felix, il magazine de Il Sole 24 ORE diretto da Michele Montemurro a firma di Omar Tufano, una interessante intervista a Zibì Boniek. All’età di 68 anni, 40 dei quali trascorsi nell’ippica, l’ex campione di Juventus e Roma ha spiegato senza limiti la nascita di questa grande passione relegandola a quando, da bambino, in casa del nonno doveva accudire personalmente una cavalla. Un interesse per il cavallo che ha poi trovato compimento durante il periodo alla Juventus anche se è stata Roma, la città capace di dargli un qualcosa in più concretizzando un’avventura iniziata con Marcello Mazzarini. Durante l’intervista, non poteva mancare la domanda se sia stato più il calcio o l’ippica lo sport capace di regalare maggiori emozioni al “bello di notte”. Con la diplomazia che lo contraddistingue, Boniek non ha mescolato le due cose, precisando che per lo stesso l’ippica è pura passione mentre è stato il calcio a dargli benessere e popolarità. Interessante l’opinione espressa dallo stesso Boniek quando il giornalista gli chiese quale sia a suo parere la ricetta per rilanciare l’ippica italiana. Una risposta che riportiamo integralmente: “Per rilanciare questo settore, oltre alla mano della politica, servono i manager. Servono persone capaci di regolamentare nel modo migliore sia il mondo delle corse, sia quello amministrativo. Serve anche velocizzare i pagamenti dei premi vinti, in modo tale da permettere non solo il mantenimento della scuderia stessa, ma anche dare la possibilità di reinvestire ancora. I social media possono sicuramente dare una mano al rilancio, ma serve una riorganizzazione totale e ben fatta. E serve, cosi come in Francia, per esempio, avere un ippodromo faro, che possa raccogliere le migliori corse d’Italia. Fare una sorta di classificazione, che tenga conto dei meriti dei singoli ippodromi.