17/03/2025

I partenti (9, con unica penalizzata a 20 metri Ziguli Dei Greppi) di uno Jegher equilibratissimo

di Mario Alderici

Dichiarati i partenti (9) del gran premio Jegher, gruppo 3 sulla lunga distanza in programma domenica 23 a Trieste, pista piccola impegnativa con curve strette e rette lunghe. Corsa che vide la sua prima edizione nel 1964 (vinse Branchini con Qualto in 1.20, che bissò nel 1966 in 1.17.4) quando morì Giorgio Jegher, massimo artefice del trotto triestino (dopo che la guerra aveva devastato la città che stava perdendo tutte le attività produttive) e che, insieme a Mario Coccia, inventò la schedina del Totip trasformando in gruppi di cavalli i fatidici segni (1 x 2) che popolavano i sogni degli italiani. Giorgio Jegher, uno sportivo dell’atletica leggera come il fratello Alfredo, nel 1945 divenne direttore della società di corse triestina (oltre che titolare dell’Allevamento Primavera) portando all’ippodromo importanti ippici e cavalli (su tutti Mistero nel 1947 e Bayard, con “l’ammiraglio” Ugo Bottoni, nel 1950, mentre muoveva i primi passi con il trotto montato Antonio Quadri che sarà a lungo un reuccio del Montebello) con grande impegno di tutta la famiglia (oltre a Giorgio ricordiamo il fratello Fabio) nel tener viva la passione per il nostro sport e Trieste inaugurò (prima ancora di San Siro) le corse in notturna.
Prima di quest’anno si era sempre corsa sul miglio ed è una prova per anziani. Nel 1968 e nel 1969 si corse con batteria e finale ed era chiamato il “Lotteria degli indigeni” essendo aperto solo ai cavalli italiani. In vetta all’albo d’oro con 4 vittorie Enrico Bellei (El Nino nel 2007, Libertador Olm nel 2010, Mack Grace Sm nel 2011 e Ursus Caf nel 2022) su Roberto Vecchione (nella pista che lo ha lanciato e consacrato), Giuseppe Guzzinati, Nello Bellei, Giancarlo Baldi e Vivaldo Baldi a quota 3. Statisticamente questo gran premio è spesso vinto dal favorito che si impone da leader, l’ultimo a vincerlo di forza in percorso quasi interamente allo scoperto (e terzultimo da non favorito prima di Ursus Caf nel 2022 e Daniele Jet l’anno scorso) è stato nel 2015 (al suo ultimo successo in un gran premio) Nesta Effe con Roberto Vecchione per il training di Holger Ehlert in 1.14.1, poi 3 successi del favorito in avanti: nel 2016 Superbo Capar e Beppe Lombardo (training e guida) in 1.14, nel 2017 ha vinto il suo ultimo gran premio italiano Ringostarr Treb con Roberto Vecchione per il training di Holger Ehlert passeggiando in 1.15.1 su Showmar, nel 2018 Peace Of Mind e Alessandro Gocciadoro (training e guida) in 1.14.1 in avanti scambiando con la compagna di allenamento Stella Di Azzurra per concludere sulla stessa; poi nel 2019 Pantera Del Pino e Renè Legati (training di Holger Ehlert al terzo successo nelle ultime 9 edizioni e al quarto nelle ultime 12) da leader in 1.13.4, nel 2020 Arazi Boko e Alessandro Gocciadoro (training e guida) in 1.13.9 dopo aver ottenuto strada, nel 2021 ancora (a 14 anni) da netto favorito Arazi Boko e Santo Mollo per il training di Alessandro Gocciadoro in 1.15.1 da leader, nel 2022 Ursus Caf e Enrico Bellei (trainer e driver) in 1.13.9 da leader, nel 2023 da favoriti Bonjovi Mmg e Giampaolo Minnucci per il training di Dario Battistini in 1.13.3 da leader, l’anno scorso al record della corsa (che resisteva dal 2007 quando vinsero El Nino e Enrico Bellei in 1.12.7) di 1.12.4 Daniele Jet e Crescenzo Maione per il training di Nunzio Squeglia dopo aver ottenuto strada.

Domenica in prima fila in corda la specialista della pista Africa Jet, al 2 Encantador Laksmy che è alla prima uscita con i nastri tradizionali ma è migliorato in affidabilità e in forma così come la regolare Eritrea al 3, al largo Electra Zs che non teme i percorsi esterni.

In seconda fila in corda Zeno Del Ronco adatto allo schema, al 6 lo specialista della pista piccola Coltwine Di Casei già a segno in una maratona, al 7 il duttile City Lux che è l’unico ad aver vinto una corsa di gruppo (il Nello Bellei) e sarà al via anche giovedì a Bologna, al largo il regolare Cointreau più volte a segno in maratone.

A 20 metri al 9 la regolare Ziguli Dei Greppi che sa fare tutto.

Ma in analisi e pronostico ci addentreremo nei prossimi giorni.