14/04/2025

I partenti (8) dell’Elwood Medium, al 6 Galileo Grif, al 4 Gnu Jet, al 3 Giotto Ek, al 5 Gimondi, al 2 Goldwin Cr

di Mario Alderici

Dichiarati stamani i partenti (8) dell’Elwood Medium, gran premio con 124 edizioni (la prima edizione si corse nel 1902 e vinsero Duca Herschel e Egisto Tamberi in 1.38.1, all’inizio si correva a autunno a Ponte di Brenta dopo che nel 1901 era stato abbandonato il superatissimo Prato della Valle), gruppo 3 per i puledri a Padova in programma domenica 20 e tornato da 2 anni sul miglio (si è corso sul doppio km nel 1948, nel 2012, 2013 e dal 2020 al 2022); è il primo gran premio ad essere intitolato a un cavallo, lo stallone Elwood Medium (discendente di Hambletonian) che fu il primo americano importato dagli Stati Uniti in Italia nel 1882 (a 8 anni) dal senatore Vincenzo Stefano Breda (che inviò per l’acquisto un grande tecnico del trotto, il professor Roussel che aveva fatto studi sulla selezione del normanno e dell’americano), pioniere della moderna ippica italiana e fondatore dell’ippodromo Le Padovanelle, per innestare sangue nordamericano alle sue fattrici friulane; con fattrici non validissime il figlio di Happy Medium (nonno di Peter The Great, che era figlio di un cavallo sciancato, Pilot Medium che montava in un allevamento che era considerato una tomba per uno stallone, e di una fattrice modesta come Santos e che all’inizio andava d’ambio ma poi cambiò il corso della storia del trotto fondando la più rappresentativa linea trottistica che il nostro sport abbia mai avuto) seppe dare, tra gli altri, ottimi trottatori, in primis Conte Rosso (la madre era la orlov Werlawaya) che è stato il più grande e veloce trottatore europeo della fine del diciannovesimo secolo e che vinse la bellezza di 51 corse (numerose volte anche a Vienna e a Berlino), ma vanno ricordati anche Duce e Briosa che per i colori di Breda e del cavalier Giuseppe Rossi (il più abile allenatore dell’epoca) vinsero in tutta Europa battendo americani, orlov e normanni. Il 13 ottobre 1901 veniva inaugurato l’ippodromo Ponte Di Brenta e nel 1902 si corse il primo Elwood Medium con dotazione di settemila lire e concepito all’americana con tre prove sul miglio (poi ridotte a due). Purtroppo di lì a poco morirono sia Breda (improvvisamente, nel 1903 lasciando nel suo testamento una cospicua somma per una fondazione ippica), sia Rossi (in pista nel 1910, il suo cavallo quando era in testa incespicò cadendo e i cavalli che seguivano non riuscirono a evitare il grande driver). L’ippodromo (che cominciò a decadere a causa della guerra e di una devastante tromba d’aria nel 1940) venne rinnovato nel 1962 da un altro grande dell’ippica italiana come Ivone “Nani” Grassetto, imprenditore di indiscussa fama ed esponente del trotto nazionale, che aggiunse a Breda la denominazione di “Padovanelle” . Lo scheletro di Elwood Medium è conservato in una teca del Museo di Anatomia degli Animali domestici dell’Università di Bologna a Ozzano Emilia. Nel 2015 si sono affermati Thor Di Girifalco e Davide Di Stefano (training e driver) da leader in 1.13.9, nel 2016 Ubertino Grif e Alessandro Gocciadoro (training e driver) in avanti in 1.13.8, nel 2017 Vircan e Lorenzo Baldi (training e driver) in 1.13.7 passando sulla curva finale dopo impegno esterno, nel 2018 da netti favoriti Zaccaria Bar e Enrico Bellei per il training di Erik Bondo da leader in 1.13.1 battendo di un decimo il record di Nad Al Sheba che resisteva da 8 anni, nel 2019 ancora Erik Bondo trainer e Enrico Bellei alla guida con All Wise As in 1.13.9 da seconda in corda, nel 2020 si è tornati a correre sul doppio km e hanno vinto tra i maschi da favoriti Bonjovi Mmg e Vincenzo Piscuoglio Dell’Annunziata per il training di Massimo Compagno in 1.15.5 da leader e tra le femmine Bonneville Gifont e Roberto Vecchione per il training di Holger Ehlert in 1.15 passando sull’ultima curva dopo aver seguito i primi, nel 2021 due prove e tra i maschi a segno da favoriti Cosmo Spritz e Maurizio Cheli per il training di Andrea Sarzetto al record della corsa di 1.12.8 da leader e tra le femmine Calenita e Vincenzo Piscuoglio Dell’Annunziata per il training di Mario Zanghi in 1.13.1 passando ai 600 finali dopo impegno esterno, nel 2022 Denver Gio e Antonio Simioli per il training di Mauro Baroncini in 1.14.4 dopo aver ottenuto strada, nel 2023 si è tornati sul miglio con successo da favoriti di Edy Girifalco Gio e Alessandro Gocciadoro (training e guida) in 1.13.5 in percorso esterno, l’anno scorso da favoriti Frankie Lj e Alessandro Gocciadoro (training e guida) in 1.13.4 da leader. In vetta all’albo d’oro Enrico Bellei con 8 vittorie su William Casoli con 5.

Domenica in prima fila in corda Garanzia Par che dovrebbe essere venuta avanti dal rientro, al 2 lo specialista della pista piccola Goldwin Cr che parte molto forte, al 3 il veloce Giotto Ek, al 4 Gnu Jet che parte molto forte, al 5 il veloce Gimondi che ha carta di 4 primi in 8 corse ma è al salto di categoria, al largo il plurivincitore classico Galileo Grif che quando non ha sbagliato ha vinto, è il più ricco e più vincente del campo con già 6 primi in 9 uscite ma non corre da quasi due mesi.

In seconda fila in corda la regolare Galassia Gielle che ha vinto una sola volta e in pista grande, all’8 Gaber Gio al salto di categoria.

Ma in analisi e pronostico ci addentreremo nei prossimi giorni.