08/08/2020

Il campo completo del Città di Montecatini (batteria A tutti di Gocciadoro in prima fila)

di Mario Alderici

Ferragosto per il trotto italiano, e soprattutto per quello toscano, vuol dire Città di Montecatini (giunto alla 68esima edizione e si corre il 15 agosto dal 1973, in precedenza era ai primi di agosto, quando si affermarono Carosio e Giancarlo Baldi per i colori di Biasuzzi su Tedo e William Casoli e Freddy e Sergio Brighenti) che ha visto completato il campo con l’estrazione dei numeri delle due batterie (si corre con batterie e finale dal 1997) e la dichiarazione delle guide. E’ stata una corsa fortemente voluta negli anni 50 dal Cavalier Carlo Zanasi che, resosi conto dell’importanza del Sesana, sia per la posizione geografica, sia per il particolare momento storico favorevole agli investimenti, ricostruì l’ippodromo incontrando il favore del grande pubblico dal quale sbocciarono anche tanti nuovi proprietari e allevatori, pure di gran livello. Una corsa che è Storia ippica nazionale e che ci riporta a tempi e fatti in cui questo sport e i cavalli avevano avevano tutt’altro seguito ed erano riveriti come pochissimi altri sport. E a chi importa qualcosa dei destini del nostro trotto non può che piangere il cuore perchè ovviamente le ultime edizioni non reggono il confronto con un passato glorioso ma questa corsa storica che ha scritto pagine importanti del trotto italiano e ha visto sfidarsi grandi campioni, uomini e cavalli, anche quest’anno saprà, pur nelle oggettive difficoltà del momento, offrire uno spettacolo all’altezza delle sue tradizioni. Sono purtroppo passati i tempi della Lotteria di Montecatini con Pippo Baudo che scandiva i numeri dei biglietti legati ai cavalli partecipanti (con la prima edizione abbinata a quella Lotteria vinta nel 1990 dai toscanissimi Roberto Benedetti e Fiaccola Effe sotto il tripudio del pubblico locale che si infiammò quando Fiaccola sulla curva finale venne via a centro pista, abbiamo ancora la pelle d’oca al ricordo …), quelli di “Decione” Vivaldo Baldi a segno addirittura 7 volte (ed è da notare che il mitico Vivaldo corse anche la prima edizione di questa classica con dotazione di 5 milioni e la denominazione di Gran Premio di Montecatini Terme il 9 agosto 1953 con Birbone ma fu battuto da Thyussey e Umberto D’Errico, rifacendosi però sempre con Birbone che aveva rispettivamente 9 e 10 anni nel 54 e nel 55, con Checco Pra nel 57, con Crevalcore nel 59 e nel 61, con Bettor’s Choice nel 65 e con The Last Hurrah nell’80), quelli del rapimento di Wayne Eden nella notte dopo la vittoria del 75 (fu poi ritrovato da Vincenzino Gasparetto e dal driver Anselmo Fontanesi la settimana dopo denutrito e provato nelle campagne di Montescudaio legato con una corda ad un ulivo, ma poi si riprese tanto che vinse anche l’anno successivo), quelli quando Delfo di ritorno da New York (dove aveva vinto l’International Trot) riempì il Sesana con 16mila presenze e che beffardamente non riuscì mai a vincere il Città di Montecatini (in quell’occasione sbagliò), quelli del record della corsa che ha resistito ben 14 anni di Java Darche nel 2004 (1.11.6 eguagliato 5 anni fa da Probo Op e battuto solo come record della pista nel 2018 da Up Right Bi e come record della corsa sempre nel 2018 da Uragano Trebì in 1.11.3); ma anche in epoca recente la storica classica montecatinese ha regalato emozioni, con il poker di vittorie consecutive di Mack Grace Sm e infine con le volate in avanti di Orsia, di Ringostarr Treb e di Timone Ek, lo speed di Uragano Trebì e infine il commovente Arazi Boko a segno a 12 anni seguiti da un pubblico di oltre diecimila persone; c’è sempre un gran clima di festa a ferragosto al Sesana con un pubblico attento e partecipe (e che meriterebbe di essere rispettato in materia di payout sulle scommesse …). Un grave fatto dell’anno scorso fu che l’anno scorso la finale si corse dopo la mezzanotte e passata quell’ora all’ippodromo non si è più potuto scommettere, speriamo che ciò non si ripeta.
Curiosità statistica, nelle ultime 17 edizioni ha vinto 15 volte l’atto finale un cavallo che aveva vinto una delle due batterie e nelle ultime 11 edizioni ha vinto 9 volte chi è sfilato in breve in avanti, con la sola eccezione nel 2009 di Irina che in batteria era stata seconda e vinse l’atto finale di rimessa, nel 2018 di Uragano Trebì che vinse sì la batteria ma in finale si affermò (al record della corsa di 1.11.3 nelle mani di Roberto Vecchione per il training di Holger Ehlert) di rimessa battendo il leader Arazi Boko, l’anno scorso Arazi Boko che non vinse la batteria ma si affermò in finale (da favorito in 1.12.6 nelle mani del suo trainer Alessandro Gocciadoro) ottenendo strada. Quindi ai fini del gioco scegliete tra i due vincitori finali quello dei due che ha più chance di andare davanti, detto così sembra facile …
In vetta all’albo d’oro Vivaldo Baldi con 7 vittorie su Roberto Andreghetti, Sergio Brighenti e Giancarlo Baldi con 5.
La festa di Ferragosto sta per cominciare e, come sempre, sarà bello esserci!

L’albo d’oro dal 1970:

2019 Arazi Boko 1.12.6 Alessandro Gocciadoro
2018 Uragano Trebì Roberto Vecchione 1.11.3 record della corsa.
2017 Timone EK 1.11.8 Enrico Bellei
2016 Ringostarr Treb 1.12.2 Roberto Vecchione
2015 Orsia 1640 11.9 Antonio Di Nardo
2014 Mack Grace Sm 1640 12.5 Roberto Andreghetti
2013 Mack Grace Sm 1640 13.2 Roberto Andreghetti
2012 Mack Grace Sm 1640 12.1 Roberto Andreghetti
2011 Mack Grace 1640 13.1 E.Bellei
2010 Opal Viking 1640 12.0 R.Andreghetti
2009 Irina 1640 13.4 GP. Minnucci
2008 Ghiaccio del Nord 1640 12.7 E. Bellei
2007 El Nino 1640 12.3 E. Bellei
2006 Smashing Victory 1640 14.9 B. Goop
2005 Smashing Victory 1640 13.4 O. Goop
2004 Java D’Arche 1640 11.6 R. Andreghetti
2003 Intact Hornline 1640 13.9 H. W. Langeweg
2002 Istis Darnoperle 1640 14.6 G. Biendl
2001 Brads Photo 1640 12.0 W. Paal
2000 Att. Flamingo 1640 14.6 A. Guzzinati
1999 Nuke it Linsay 1640 13.3 H. Wewering
1998 Louise Laukko 1640 15.9 E. Adielsson
1997 Gum Ball 1640 13.7 S. H. Johansson
1996 CR Track Master 1640 12.7 L. Baldi
1995 Toss Out 1640 12.7 W. Paal
1994 Uconn Don 1640 13.3 A. Baveresi
1993 Campo Ass 1640 13.0 H. Wewering
1992 Incredible DJ 1640 14.8 V. Guzzinati
1991 Miss Baltic 1640 14.2 G. Mauri
1990 Fiaccola Effe 1640 14.0 R. Benedetti
1989 Friendly Face 1640 13.5 P. Korpi
1988 Hollyhurst 1640 13.6 L. Baldi
1987 Esotico Prad 1640 14.5 G. Guzzinati
1986 Noble Atout 1640 14.3 J. Kruithof
1985 Kenvil 1640 14.4 B. Lindblom
1984 Atod Mo 1640 15.8 L. Bechicchi
1983 Atod Mo 1640 15.1 L. Bechicchi
1982 Lanson 1640 16.0 S. Brighenti
1981 Gator Bowl 1640 14.9 Gc. Baldi
1980 The Last Hurrah 1640 16.4 V. Baldi
1979 Quick Hollandia 1640 17.3 U. Baldi
1978 Atollo 1640 17.0 C. Bottoni
1977 Waymaker 1640 14.6 A. Quadri
1976 Wayne Eden 1640 15.9 A. Fontanesi
1975 Wayne Eden 1640 15.7 A. Fontanesi
1974 Timothy T 1640 17.3 Gc. Baldi
1973 Carosio 1640 16.9 Gc. Baldi
1972 KeystoneSpartan 1640 17.7 W. Baroncini
1971 Smokey Morn 1640 16.6 G. Nogara
1970 Barbablù 1640 16.9 Giancarlo Baldi

Gocciadoro è bravo, se poi lo aiuta la fortuna … Nella batteria A tutti in prima fila gli allievi del team in giallo contro Zacon Gio. La punta del team Goccia è al 6 Vernissage Grif che ha vinto una sola classica 3 anni fa (l’Etruria) ma è volante con il nuovo training, in corda Unique Rek che si trova bene in pista piccola ma non corre da quasi due mesi, al 2 Visa As che nel Grassi si è imbattuta in duro percorso allo scoperto, al 3 la svelta e regolare Vesna al top della forma, al 4 Voyager Grif che resta su due belle vittorie e al 5 il finlandese Jolly Roi che parte molto forte. A superare il muro Gocciadoro (è la prima volta di una batteria con in prima fila tutti cavalli di uno stesso allenatore) proverà un campione del calibro di Zacon Gio (per la prima volta in una corsa con batteria e finale) che dopo il Turilli sottotono ha lavorato bene in 1.55.5 con ultimi 600 in 40.5 ma che in batteria partirà all’8 con davanti lo squadrone giallo. Contro il plotone di Gocciadoro provano anche con il 7 Deimos Racing da tempo alla ricerca del suo primo gran premio italiano e con il 9 il regolare Trillo Park.

Nella seconda batteria in corda l’esordio in Italia del neo acquisto di Santese Chief Orlando che sarà da valutare alla prima uscita in pista piccola con il nuovo training di Gennaro Casillo e la guida di Enrico Bellei. Contro lo squadrone di Gocciadoro provano anche con l’8 la regolare Sharon Gar ottima alle ultime uscite, con il 3 il regolarissimo specialista della pista piccola Zaffiro Jet che è sempre al palo e con il 7 Zante Breed al top della forma (gli ultimi due subentrati ai ritirati Zefiro D’Ete e Viscarda Jet). Il team giallo ha le punte nel commovente nonno Arazi Boko che è il detentore del titolo e che ha il 5 e nel derbywinner Zlatan rivisto al meglio nell’ultimo successo di forza passando dopo un giro in 55.6 e che ha il 6, ma è reduce da una bella vittoria anche Vanesia Ek che con l’anzianità parte meno rapida ma ha guadagnato in tenuta e ha il 9; al via per Gocciadoro anche la regolare Virginia Grif piaciuta in Svezia e che ha il 4 e al 2 Pocahontas Diamant che parte molto forte.     

C’è da ricordare che alla finale accedono i primi 4 delle batterie più il quinto con il miglior tempo. C’è poi da ricordare la particolare disposizione della seconda fila (sia in batteria sia in finale) con il 7 che può andare in scia all’1 o al 2, l’8 in scia al 3 o al 4, e il 9 che deve partire alto in scia al 5 o al 6.    

Ma in analisi e pronostico ci addentreremo nei prossimi giorni.

Batteria A

1 Unique Rek (Andrea Guzzinati)

2 Visa As (Federico Esposito)

3 Vesna (Renè Legati)

4 Voyager Grif (Giampaolo Minnucci)

5 Jolly Roi (Edoardo Loccisano)

6 Vernissage Grif (Alessandro Gocciadoro)

7 Deimos Racing (Roberto Andreghetti)

8 Zacon Gio (Roberto Vecchione)

9 Trillo Park (Antonio Velotti)

Batteria B

1 Chief Orlando (Enrico Bellei)

2 Pocahontas Diamant (Federico Esposito)

3 Zaffiro Jet (x)

4 Virginia Grif (Andrea Guzzinati)

5 Arazi Boko (Alessandro Gocciadoro)

6 Zlatan (Giampaolo Minnucci)

7 Zante Breed (Mario Minopoli)

8 Sharon Gar (Roberto Vecchione)

9 Vanesia Ek (Renè Legati)