31/12/2020

L’intervista alla prima donna vincitrice del frustino d’oro della storia, Elena Villani, 72 vittorie

di Mario Alderici

Impresa storica di Elena Villani Orlando che è la prima donna a vincere il frustino d’oro. Lo ha fatto nella categoria dei gentlemen al termine di un bel duello con Filippo Monti protrattosi fino agli ultimi giorni. 72 successi per Elena che ha iniziato quest’anno le vittorie il 3 gennaio con Amarilly Fox e ha finito il 31 dicembre con un doppio (in due uscite) con Salvatore Amaesta e Amore Bello con una percentuale successi di circa il 35% e di piazzamenti di circa il 77%. Dato importante (che dovrebbe essere sempre così nella categoria dei gentlemen ma spesso non lo è) che la maggior parte delle sue vittorie siano state ottenute con propri portacolori (con i più vincenti i suoi Victorper e Atos Dei Veltri a segno 7 volte quest’anno in coppia con Elena):  

Complimenti Elena!

Grazie, i complimenti vanno fatti non solo a me ma a tutte le persone (dagli allenatori, agli artieri, eccetera) che mi hanno aiutato a raggiungere questo traguardo”.

Con il tuo fidanzato Pasquale Ciccarelli che da grande tecnico qual è ti avrà dato i suggerimenti giusti per le corse …

Sì, in primis Pasquale che ha viaggiato con me in tutta Italia, sempre insieme in ogni trasferta da Trieste a Siracusa, con lui a guidare l’auto per la penisola e io a guidare in pista. Poi i tanti allenatori e colleghi che mi hanno affidato i loro cavalli: Giuseppe De Filippis, Marcello Mangiapane, Roberto Ruvolo, Raffaele Chiaro, Mario Minopoli (con Amodio e Petrella che mi hanno permesso di guidare i loro cavalli), Giuseppe Immobile, Luigi Siddi, Paolo Romanelli (con Roberto Toniatti sempre disponibile a farmi guidare i suoi portacolori), Antonio Velotti che ci ha accompagnato nell’ultimo viaggio fortunato Siracusa – Bologna e i miei soci che mi hanno seguito nelle mie trasferte e non mi hanno mai detto di no appoggiandomi sempre”.

La corsa più bella di quest’anno?

Tutte molto emozionanti. Scegliendone una il centrale di Victorper (che mi ha dato tante soddisfazioni, tenuto sempre all’apice della forma da Raffaele Chiaro) a Montegiorgio a metà novembre sulla lunga distanza a resa di metri in percorso manovrato”.

Elena, partiamo dalla tua carriera, a quando risale la passione?

Sono praticamente nata nell’ippica ereditando la passione dai nonni e dai miei genitori, entrambi professionisti, mio padre Vincenzo driver e mia mamma Cira Comentale ex fantina. Ho iniziato a correre a 21 anni, prima corsa con Logan Bi che però sotto un diluvio universale è scivolato sul pesante dietro l’autostart; il mese dopo ho vinto la mia prima corsa con Lotus Joy”.

A sorpresa, a quota di oltre 13, ma vittoria netta e immagino grande soddisfazione …

Sì, anche perché all’inizio potevo correre solo con il paio di anziani routinier di scuderia che avevano programma in gentlemen, Lotus era un piccoletto un po’ limitato ma era una bicicletta, una volta in testa riuscii a graduare il primo km e poi fuga nei 600 finali in 45”.

Com’è il tuo rapporto con le colleghe e con i colleghi. 

Mi piace quando fanno eventi per le amazzoni, partecipo volentieri perché c’è un bel clima, in corsa ognuna si gioca la sua chance ma prima e dopo la corsa si scherza volentieri, sono manifestazioni carine e serene. Tra i colleghi maschi ce n’è qualcuno un po’ scortese, ma fa parte dell’agonismo, io cerco di correre sempre con chances, quindi quando sono in pista sono combattiva”.

E questo è un tuo pregio. 

Sì, anche nella vita non mi arrendo mai, sono testarda”.

Il tuo difetto?

Ho un brutto carattere”.

Non sembra, ti vedo sempre sorridente.

All’ippodromo perché i cavalli mi rilassano, nel quotidiano mi innervosisco facilmente”.

Il guidatore migliore d’Italia?

Enrico Bellei”.

Tra i soprannomi “Wonder Woman”, “Queen”, il primo è stato quello dello “zio Salvio” Cervone che ti chiama affettuosamente pasionaria, ti piace come soprannome?

Ha visto la mia passione quando circolavo nelle scuderie già da bimba e mi ha dato quel soprannome, sì, mi piace”.

Un successo quest’anno insperato oppure un po’ ci speravi?

A inizio anno no, poi ho fatto un po’ di vittorie consecutive e mi sono ritrovata in testa: ho pensato, mah … sarà un caso; poi quando le corse si sono fermate per il lockdown ero ancora davanti, quando si è ripreso eravamo a metà anno e ho iniziato un po’ a crederci; con lo scorrere del tempo ero sempre leader e allora ho cominciato a puntarci”.

E il frustino d’oro è arrivato …
Un successo dettato dalla passione, dalla voglia di primeggiare in questo sport che amo, faccio tutto con passione e amore e infatti guarda caso in questo percorso verso il frustino mi ha sempre accompagnato il mio fidanzato Pasquale”.  

Nel 2021 ci riprovi?

Senza assilli, lo inizio in tranquillità guidando i miei cavalli, poi dopo qualche mese vedremo, ma non è uno dei miei obiettivi principali, a inizio anno voglio dedicarmi di più alla mia famiglia che andando sempre in giro ho un po’ trascurato e poi Pasquale vuole fare una meritata vacanza …”