22/02/2021

I partenti (14) del Firenze Maschi, al 2 Bubble Effe, al 5 Bleff Dipa

di Mario Alderici

Dichiarati stamani i partenti (14) del Firenze (in programma domenica 28 febbraio e quest’anno in due divisioni, maschi e femmine e sul doppio km) che è la più antica classica del trotto toscano, in vita da 82 anni (dal 1939 quando era per gli anziani e vinse Marcello Baldi con Finarium Great in 1.25.9), giunta alla sua ottantesima edizione e promossa a prova del circuito classico nel 1950 (quando vinse in 1.21 Bayard con Ugo Bottoni isolandosi dopo essere passato al mezzo giro finale e fu la prima edizione per 3 e 4 anni con un nastro di vantaggio per i più giovani), una corsa (sul miglio dal 1989, quando vinse Iduard con Pino Rossi) che vede tra i vincitori fior di campioni (uno su tutti Varenne, Giampaolo Minnucci in sulky per il training di Jori Turja, netto in 1.13.8 nel 1999). Si disputa per i 4 anni dal 1960 (quando vinse Giusto per i colori della scuderia Certosa dei fratelli Bordoni, gli zii della signora Laura Meli), nel 1987 si corse a Montecatini e si affermarono Feystongal e Antonio Luongo in 1.16.1. In vetta all’albo d’oro del Firenze “Marmotta” William Casoli con 7 vittorie sul “Pilota” Sergio Brighenti con 6, mentre dei guidatori in attività è in testa Enrico Bellei con 5, oltre alla scuderia di Paolo Orsi Mangelli a bersaglio 10 volte come proprietari; nelle ultime 12 edizioni 5 volte a segno da trainer Holger Ehlert. Purtroppo i tempi sono cambiati, e ci piace raccontare cosa raccontò William Casoli ad Antonio Berti “C’era uno spirito sportivo, c’era una sana rivalità anche fra noi guidatori che la gente avvertiva e ne era partecipe. A proposito di questo, mi ricordo un episodio che ancora oggi mi fa ridere. Una sera andai a cena con Sergio Brighenti e nel ristorante entra un mio fans. Mi osserva piuttosto sorpreso, poi mi chiama da una parte e mi domanda se io avevo fatto pace con Sergio. Io lo guardai meravigliato e gli dissi che io, con Brighenti, non avevo mai litigato. Andò via, ma poco convinto. C’era fra noi, anche con il vostro Vivaldo, tanta rivalità in pista, per cui la gente pensava che noi fossimo avversari anche nella vita, ma fuori dalla pista, invece, eravamo tutti amici. Altri tempi. Firenze è indimenticabile anche per la cucina. Io e Fausto Branchini eravamo assidui da Damasco, quella trattoria che c’è vicino all’ippodromo delle Mulina. Delle bistecche eccezionali. E poi, il proprietario, tutte le volte che venivo a Firenze mi faceva sempre trovare una forma di pecorino toscano. Altri tempi, altra tavola!”. Il Gran Premio Firenze è tornato gruppo 2 perché è una corsa storica significativa nel contesto del calendario, in una pista adeguata e con una grande tradizione, fatta di epiche battaglie tra tanti campioni che hanno costruito la storia del nostro trotto.
Nel 2015 hanno vinto da leader Saikala e Andrea Farolfi per il training di Andrea Sarzetto in 1.11.6, nel 2016 Telecomando Ok e Enrico Bellei per il training di Holger Ehlert al record della corsa di 1.11.4 in una volata di testa con quarto iniziale in 25.7, nel 2017 da favoriti Uragano Trebì e Gaspare Lo Verde per il training di Francesca Croce in avanti in 1.14.2, nel 2018 grossa sorpresa di Venivici Roc e Beppe Lombardo per il training di Fausto Barelli in 1.13.1 di spunto, nel 2019 da favoriti Zacon Gio e Roberto Vecchione per il training di Holger Ehlert in 1.13.2 progredendo dalla scia della leader nella seconda parte di gara scoperto che ho cronometrato addirittura in 53.5, l’anno scorso All Wise As e Pietro Gubellini per il training di Erik Bondo in 1.14 finendo in crescendo dalla scia dei primi nel mezzo giro conclusivo esterno.

Due file complete domenica con un buon 2 per il velocissimo Bubble Effe che è rientrato vincendo e che, se trotta sulle curve, dovrebbe andare davanti e può centrare il suo primo successo classico. Ci sarà però da valutare il rientro al 5 del derbywinner Bleff Dipa sulla scorta di una prova pubblica a Bologna in 1.57 con ultimo km in 1.12 scarso e che sulla linea migliore sarebbe il cavallo da battere. In prima fila ci sono poi 3 veloci vincitori classici che hanno le carte in regola per fare il colpaccio: al 7 Bonjovi Mmg che sa fare un po’ tutto ed è al top della forma, al 3 Billy Idol Jet che parte molto forte e dovrebbe essere venuto avanti dal rientro e al 4 il regolarissimo Benjamin che è sempre al palo. Al 9 lo specialista del doppio km Bramante Ors improvvisato da Enrico Bellei e in seconda fila (con il 13 e con l’11) anche il regolare Belzebù Jet che sa fare un po’ tutto e Baccani che non vince da oltre un anno ed è maiden sul doppio km ma è piaciuto in Francia. Con l’1 si candida al ruolo di possibile piazzato di posizione con licenza di vincere il regolare Brand Roc. Al 10 Becoming al salto di categoria sulle ali della forma al top. Al 6 il veloce e regolare Black Beauty Key che è sempre al palo ma rischia di restare al largo. All’8 e al 12 Buffon Zs e Bristol Cr che non vincono da oltre un anno. Al largo della seconda fila lo specialista del doppio km Boston Luis (14) è il maschio più vincente della generazione con già 10 successi (ma mai a questi livelli).

Ma in analisi e pronostico ci addentreremo nei prossimi giorni.